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La Gloria e la Grazia

Scrigno di arte e significati teologici nel cortile del liceo Forteguerri.

La cappella è collocata all’interno di uno spazio pubblico un po’ defilato, anche se qualificato: a nord-ovest si trova la chiesa di san Francesco, a est gli alberi del giardino di Palazzo Marchetti, con la sua torretta-osservatorio e a sud l’ex-monastero benedettino da Sala, oggi sede del liceo Forteguerri.

La piccola cappella dedicata al culto del Crocifisso è ciò che resta del percorso devozionale della Via Crucis, che si svolgeva nel monastero benedettino già dal XVII secolo. Si tratta di un edificio piccolo, ma molto ricco al suo interno, sia dal punto di vista artistico sia teologico. All’esterno la cappella presenta caratteri simili alla chiesa di Santa Maria del Carmine a Pistoia, rinnovata in periodo tardo-barocco. Il prospetto dell’edificio sacro è qualificato con cornici, fregi e da una finestra ornata con lo stemma familiare dei committenti: i Rutati. All’interno della cappella è celebrata la “Gloria della Resurrezione” attraverso il “Sacrifico della Croce”, con un altare che ospita il Crocifisso inserito in una incorniciatura decorata con preziosi stucchi, che rappresentano gli strumenti della Passione di Cristo. Sopra al fastigio dell’altare si trova un gruppo, anch’esso in stucco, che rappresenta Dio Padre in Gloria attorniato da angioletti e cherubini.

Furono dipinte -nelle pareti laterali- dal pittore fiorentino Vincenzo Meucci, la Natività e la Resurrezione di Cristo.

Nei cartigli, che ornano la cappella, furono inseriti versetti tratti dalle sacre scritture. L’uso sapiente dell’ordine architettonico, le aggraziate decorazioni e i delicati accordi cromatici contribuiscono a un effetto di dilatazione dello spazio interno alla cappella, inaspettato per chi vi entra per la prima volta. I pistoiesi sono affezionati al luogo, tanto da averlo segnalato, prima del suo restauro, per il censimento F.A.I. “I luoghi del cuore”.

La cappella è stata da poco restaurata grazie alla sinergia tra la Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia e la Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia che in questo modo ha inteso celebrare il 180° anno della fondazione. Attualmente è allo studio un progetto condiviso tra la Soprintendenza alle belle arti e il Comune di Pistoia, che intende affidare accessibilità e valorizzazione della cappella agli studenti del vicino Liceo Fortegueri. L’edificio è visitabile su richiestaall’ufficio Patrimonio del Comune di Pistoia.

TESTO

Maria Camilla Pagnini

FOTO

Carlo Chiavacci

 

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