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Una casa troppo bella…

La villa è oggi sede dei Servizi Educativi del Comune di Pistoia, una eccellenza della nostra città.

Villa Baldi Papini è un luogo della città che racconta molte storie che possono appassionare i bambini. Storie di ieri e storie di oggi. Ieri una residenza con sale, saloni, pareti affrescate, scaloni, scale nascoste, stanzine segrete, cucine e montacarichi, oggi sede del Servizio Educazione, che all’interno della Amministrazione comunale di Pistoia progetta, organizza e gestisce nidi, scuole dell’infanzia e areebambini, comunità che ogni giorno accolgono i bambini.

Qui ci abitavano tanto tempo fa i” Pappagalli”, che erano dei cavalieri con l’armatura come sullo stemma e dovevano essere dei signori importanti perché avevano una casa troppo bella. Però questi signori non si conoscono e ora, no, non ci sta più nessuno, nel senso che non ci dorme e non ci mangia più nessuno, ma ci sono delle persone che ci lavorano e parlano della scuola (Mattia).

Le tracce di passato, le memorie di altri tempi, la vita di ieri, si intrecciano con le funzioni attuali e costituiscono una grande risorsa culturale per aprire nuove piste di scoperta e nuovi interrogativi insieme ai bambini.

Questo si è tenuto presente nel momento in cui si è progettata la visita dei bambini alla villa. Le loro parole, i loro disegni accreditano scoperte ed ipotesi, esprimono desideri e mostrano nuove conoscenze, come quelle relative alle funzioni lavorative e alle persone che oggi abitano, nel quotidiano lavoro, queste stanze. E’ così che i bambini elaborano la loro sensibilità ‘ecologica’, che consente loro di leggere la scuola che frequentano non isolata, ma collegata a servizi e a persone che hanno a cuore il bene di tutte le scuole della città.

Anche questo è un modo di declinare il binomio infanzia e città, dando ai bambini la possibilità di partecipare e conoscere i luoghi di lavoro, soprattutto quelli dove ci sono delle persone che parlano della scuola… Qui si decide il mangiare che i cuochi preparano nelle scuole, come da noi Simone e ci sono delle altre signore che comprano i giochi per tutti i bambini delle scuole di Pistoia (Mattia).

O dove ci sono delle persone che mandano nelle scuole le delegazioni, cioè delle persone, come quelle della Danimarca, dove lavora il mio babbo, che vengono a farci visita per vedere la nostra scuola e i nostri disegni (Giovanni).

E mentre i bambini incontrano, durante la visita, nelle diverse stanze, divenuti uffici, le persone che ogni giorno sono impegnate a mandare avanti la vita delle scuole, i loro occhi e i loro sguardi si posano sui grandi affreschi che decorano i soffitti e le pareti, ne ammirano i disegni, i colori, ricevono spiegazione sui loro significati, ne apprezzano e ne sentono la bellezza.

Sarebbe bello abitare lì con tutti quei disegni alle pareti, le stanze sono davvero belle! Io, nella mia camera, ho delle foto delle vacanze e di quando ero all’asilo nido, ma non ci sono però delle pitture così…(Giovanni). Anche a me piacerebbe vivere qui e avere tutte queste belle figure con gli uccellini tutti colorati, a me questo colore rosso piace tantissimo! (Anita)

Villa Baldi Papini raccontata dai bambini

Accanto alle pitture, ciò che meraviglia i bambini è come grande e piccolo nella villa si mescolino facilmente nella architettura degli spazi. Grandi saloni e stanze segrete suscitano desideri di socialità allargata o di intimità, di allegria per la possibilità di invitare tanti amici o di nascondimenti.

A me piacciono quelle stanze dove si vedono quei signori che vanno a caccia, vuol dire che lì si pranza e si fa colazione. Sarebbe bello stare lì anche per fare una festa, come si fa a scuola, che si fa una tavola lunga per mangiare tutti insieme, con la tavola bella e con le candele accese… o anche un Pigiama party! Era davvero bella anche quella stanza dove siamo arrivati e dove c’erano tante sedie per parlare, una stanza grandissima con un soffitto altissimo con tanti disegni alle pareti e anche le colonne disegnate (Bianca). Io vorrei stare nella stanza dove si mangiava, lì dove ci sono le pitture dei cacciatori nel bosco, dove c’è anche un camino e dove lì vicino, c’è l’ascensore da dove arrivava il mangiare caldo caldo…(Anita). Eh sì… si potrebbero invitare davvero tanti amici! Per andare in quella soffittina, siamo saliti su delle scale strettine strettine. In quella soffittina ci si sta troppo bene… non ci sono i disegni alle pareti, ma dalla finestra si vedono i tetti della città e il giardino e lì si può giocare nascosti nascosti…(Giovanni)

Una partecipazione intensa fa sentire i bambini protagonisti e legittimati a raccontare a scuola ai loro compagni l’esperienza vissuta, creando premesse emotive, aspettative e curiosità negli altri gruppi che visiteranno la villa.

Lo stupore e l’interesse provocati dagli affreschi alle pareti e dai soffitti di molte stanze del palazzo sollecitano i bambini a sperimentare nuove dimensioni espressive al laboratorio dell’Areabambini blu, che li avvicinano alle antiche tecniche pittoriche dell’affresco e ne alimentano un pensiero dinamico, che oscilla agevolmente fra presente e passato.

La villa è tutta disegnata o affrescata, come dicono i grandi, e colorata. I disegni sono anche vecchi, disegni fatti tanti anni fa. Il pittore che disegnava doveva avere delle scale alte e poi ci hanno detto che per colorare meglio si sdraiava guardando il soffitto. E’ una cosa difficilissima che solo pittori veri possono fare (Diego). Questa pittura non l’abbiamo mai fatta…E’ molto strana e trasparente… I disegni grandi sotto al foglio sono quelli nostri, sono alcuni disegni della villa che abbiamo visto. Le tinte che abbiamo adoperato erano tante e prese dai barattoli come veri pittori. Tra le tinte che abbiamo usato c’era anche l’oro vecchio (Anita). E’ stato un duro compito ma alla fine ce l’abbiamo fatta…abbiamo fatto i nostri dipinti antichi anche noi (Mattia).

Villa Baldi Papini è diventata così parte integrante del patrimonio conoscitivo dei bambini, luogo storico della città e luogo vicino alla loro quotidianità.

Hanno partecipato i bambini di 5 anni della scuola dell’infanzia comunale La Coccinella, accompagnati dalle insegnanti Simona Peruzzi e Ilaria Innocenti. Il laboratorio dell’Areabambini blu è stato curato da Monica Scartbelli. Le visite sono state curate da Martina Meloni.

TESTO

Donatella Giovannini

Maria Laura Contini

FOTO

Carolina Begliomini

 

Un tesoro nascosto in città

Nascosta nel verde del bastione Thyrion, villa Baldi Papini domina uno dei viali più importanti della città, passando quasi inosservata agli occhi dei pistoiesi, spesso ignari delle meraviglie architettoniche e pittoriche che si nascondono dietro ad una facciata austera e lineare.

Villa Baldi Papini, in origine Pappagalli, rappresenta un mirabile esempio di residenza gentilizia urbana. Oggi è sede di uffici comunali, spesso freneticamente frequentati senza mai alzare la testa agli splendidi affreschi e ai motivi architettonici che ne animano i soffitti.

Fin dagli inizi del XV secolo si ha notizia di una grande residenza nella zona rurale a nord della città, all’epoca di proprietà della famiglia Pappagalli, proprietaria di grandi appezzamenti di terreno anche all’interno delle mura urbane.

Dalla fine del secolo l’edificio cominciò ad assumere l’aspetto di una vera residenza gentilizia, mantenendo comunque forti i tratti di dimora di campagna, dando vita così ad una struttura veramente unica nel suo genere. Gli interni, finemente affrescati con motivi naturalistici, scene mitologiche, immagini di caccia, rovine classiche e pompeiane e paesaggi marini, rispecchiano chiaramente il gusto dell’epoca.

Parte fondamentale del complesso è il grande giardino all’italiana posto sul retro dell’edificio, in origine di dimensioni molto più ampie delle attuali, che andò a sostituire gli orti che circondavano la villa.

TESTO

Martina Meloni

 

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