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Pistoia Dialoghi sull'Uomo

27mag0:0023:59Pistoia Dialoghi sull'UomoRompere le regole: creatività e cambiamento

Dettagli dell'evento

Rompere le regole: creatività e cambiamento” è il tema del 2018, sul quale verteranno i 26 incontri con antropologi, filosofi, storici, scrittori e pensatori italiani e internazionali, chiamati a riflettere su cosa abbia fatto evolvere la civiltà umana, quale sia il motore che spinge costantemente l’essere umano al cambiamento e quanto sia importante rompere le regole per rinnovarsi.

DOMENICA 27

Lo storico Giovanni De Luna analizza la situazione che ha portato alla “rivoluzione” sessantottina e si interroga sul perché non ci siano più stati momenti di rivolta simili. Mezzo secolo fa, ovunque i protagonisti furono i giovani: diventati nel dopoguerra produttori, consumatori, elettori e con il ’68 militanti. A unificare la protesta giovanile fu la disobbedienza, lo scontro con regole che appartenevano al passato. Giovinezza e disobbedienza: questo il binomio su cui fondare oggi la lettura storica di quel movimento.
Nell’incontro Le età della creatività la filosofa Francesca Rigotti dimostra che ci sono miti e ossessioni del nostro tempo, legati alle età deputate o meno alla creatività, da mettere in discussione, anche alla luce dei repentini cambiamenti sociali.
Lo psicoanalista Massimo Recalcati indaga il rapporto che esiste tra la legge, la libertà, il desiderio e la creatività. Quando il peso delle regole morali spegne la vita, schiaccia il desiderio e inibisce la creatività, la psicoanalisi opera per sottrarre l’uomo da questo peso, per restituirgli la libertà del desiderio e della creatività come manifestazione del desiderio stesso.
Il paleontologo e antropologo Giorgio Manzi conduce il pubblico in un viaggio per scoprire il momento e le motivazioni che, 200 mila anni fa, hanno portato l’Homo sapiens a prevalere e diffondersi su tutto il pianeta diventando pensante e creativo.
Lo scrittore e insegnante Eraldo Affinati racconta la scuola come luogo di rottura e cambiamento, seguendo la lezione di don Lorenzo Milani: una scuola con classi eterogenee, che sostiene la battaglia dell’integrazione. In un’epoca che vede adulti fragili e adolescenti difficili, la scuola può diventare il luogo di resistenza etica in un mondo frantumato e in piena trasformazione culturale, dove si può recuperare il rapporto virtuoso tra famiglia, educazione e ambiente sociale.
C’è una dimensione ritmica negli esseri umani, nei loro corpi, ma soprattutto nelle loro relazioni comunicative, spiega l’antropologo Paolo Apolito. Ma che cosa avviene quando un estraneo, uno straniero, si avvicina a noi e a questi ritmi condivisi? Lo straniero è colui che “non va a tempo”, eppure le relazioni tra estranei sono immancabili nella nostra specie, incontrarsi tra “alieni” è stato l’asse portante di tutte le storie umane.
Oggi la maggior parte della popolazione mondiale abita in città e il cambiamento e la sfida sono rappresentati dalla “città aperta”, dove i cittadini possono mettere in gioco attivamente le proprie differenze e creare un’interazione virtuosa con le forme urbane. Per costruire e abitare questa città, secondo Richard Sennett, uno dei più influenti sociologi contemporanei, occorre praticare un certo tipo di modestia: vivere uno tra molti, coinvolto in un mondo che non rispecchia soltanto se stesso. Il ridere è una via di fuga, un modo per rompere le regole, afferma l’attore, scrittore e drammaturgo Moni Ovadia. La cultura ebraica sicuramente ha sempre messo in atto questa modalità, la risata ebraica ha origini antiche, bibliche e rappresenta forse l’unica salvezza per un popolo così martoriato: un vero e proprio cortocircuito tra ironia e ordine costituito.

Per il quinto anno i Dialoghi propongono una mostra fotografica, che completa le riflessioni del festival con contenuti visivi: “Dove nascono le idee. Luoghi e volti del pensiero nelle foto Magnum”. Curata da Giulia Cogoli e Davide Daninos, organizzata in collaborazione con Magnum Photos e Contrasto, l’esposizione presenta 40 scatti di importanti fotografi che conducono il visitatore negli studi di grandi artisti e pensatori – tra i quali: Francis Bacon, Constantin Brancusi, Giorgio de Chirico, Albert Einstein, Alberto Giacometti, Ernest Hemingway, Frida Kahlo, Primo Levi, Giorgio Morandi e Pablo Picasso – per osservare il luogo in cui non solo le idee nascono, ma dove trovano anche i giusti strumenti per diventare tangibili.
Dal 25 maggio al 1 luglio nelle Sale Affrescate del Palazzo Comunale di Pistoia, con ingresso libero (catalogo Contrasto).

 

L’hashtag del festival è #Dialoghi2018

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oRARIO

(Domenica) 0:00 - 23:59

Location

Piazza del Duomo

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