Scopri l’Appennino Pistoiese: un territorio fatto di scorci unici, boschi incontaminati e piccoli borghi dove riscoprire la cucina tradizionale. Trascorrere una giornata qui è l’occasione ideale per immergersi nella natura e nella cultura di una Toscana autentica e ancora poco conosciuta.
Percorrendo la storica Strada Statale Porrettana (SS64), che collega Pistoia a Bologna, il paesaggio cambia gradualmente: si entra in un mondo di boschi, torrenti e piccoli borghi dal fascino antico.
Ci troviamo nell’alta Valle del Limentra, nel territorio del comune di Sambuca Pistoiese, una delle aree più verdi e incontaminate dell’Appennino toscano. Qui scorre il torrente Limentra, le cui acque limpide e impetuose hanno nei secoli modellato la valle, creando scorci suggestivi e habitat naturali ricchi di biodiversità. Questi luoghi, seppur poco conosciuti, offrono angoli pittoreschi e architetture rurali che meritano una sosta, una fotografia, o semplicemente un momento di contemplazione. Tra case in pietra, mulattiere, piccoli ponti e boschi di castagni, si respira un’atmosfera autentica, fuori dal tempo.
Poco prima della località di Taviano si incontrano due piccoli borghi incastonati tra le montagne: Bellavalle e San Pellegrino al Cassero.
Uno dei punti di maggiore interesse è la Chiesa Parrocchiale di San Pellegrino, situata proprio nel borgo di San Pellegrino al Cassero. L’edificio, ben conservato e ancora oggi fulcro spirituale della comunità, rappresenta un prezioso esempio di architettura religiosa di montagna. Questa Chiesa è stata per secoli un punto di riferimento per gli abitanti della zona, ma anche tappa per i pellegrini e viandanti che attraversavano l’Appennino. Il suo interno, semplice ma suggestivo, conserva ancora oggi una forte spiritualità, incorniciata dalla pietra viva e dal silenzio del borgo.
Proseguendo sulla SS64 si incontra Sambuca Pistoiese. Immerso nel verde, il borgo è sin dal medioevo un punto di contatto tra i territori della Toscana e l’Emilia, con chiese, monasteri e ospizi edificati. Conserva oggi un’atmosfera tranquilla e autentica, con strade acciottolate, antiche case in pietra e piazzette raccolte dove la vita scorre lenta. Sambuca è conosciuta per le sue tradizioni agricole e artigianali, che si riflettono nei mercatini locali e nelle feste stagionali. Nei dintorni, si trovano numerosi sentieri adatti sia a escursioni impegnative che a passeggiate rilassanti nella natura.
Tappa da non perdere, anche se al momento non accessibile al pubblico, è il Castello di Sambuca. Costruito a partire dalla metà dell’XI secolo come postazione di controllo, ha avuto un ruolo strategico nelle secolari contese tra Bologna e Pistoia. I resti delle sue mura sono oggi inglobati nella canonica e nella Chiesa di San Giacomo Maggiore. Molto suggestivo è anche il borgo di Torri, con le sue strette vie lastricate in pietra, che un tempo fu una roccaforte importante nel sistema difensivo di questa zona montana.
Consigli per chi visita la zona
• L’area è ideale per escursioni e passeggiate, in particolare lungo l’antica Via Francesca della Sambuca, un antico percorso di pellegrinaggio e variante della Via Francigena che collega le città di Pistoia e Bologna, entrambe devote, seppur in maniera differente, a San Jacopo, il padre di tutti i pellegrini. Il cammino si snoda tra boschi, castagneti e piccoli borghi, offrendo l’occasione di immergersi nella natura e nella cultura locale, godendo di panorami suggestivi e di un’atmosfera di quiete e tradizione.
• Fotografia e birdwatching
La valle è un paradiso per chi ama fotografare paesaggi, flora e fauna. Al mattino presto non è raro avvistare caprioli, scoiattoli o rapaci.
• Bagni nel torrente Limentra
Durante i mesi più caldi, il torrente offre angoli freschi dove rinfrescarsi o semplicemente rilassarsi ascoltando il suono dell’acqua.
• Visita ai borghi di Bellavalle, San Pellegrino al Cassero e Sambuca Pistoiese
Merita una passeggiata tra le vie strette e le case in pietra, scoprendo angoli nascosti, antichi lavatoi e panorami sulla valle del Limentra.
• Prodotti tipici
Nella zona si possono gustare piatti tradizionali come i tortelli di patate, funghi porcini freschi, castagne e formaggi locali. Alcuni agriturismi e ristoranti propongono menù stagionali che esaltano la cucina appenninica.

Consigli pratici
• Come arrivare: la statale Porrettana è facilmente raggiungibile da Pistoia o da Bologna. La zona è servita anche da alcune corse di autobus locali.
• Quando visitare: la primavera e l’autunno sono le stagioni migliori per evitare il caldo estivo e godere dei colori del bosco.
• Equipaggiamento: scarpe comode per camminare, macchina fotografica e una giacca impermeabile in caso di pioggia.
Quella nell’Appennino Pistoiese è più di una semplice gita fuori porta: è un viaggio nella storia, nella natura e nelle radici più genuine della Toscana montana. Un luogo da scoprire con lentezza, passo dopo passo, lasciandosi guidare dalla bellezza discreta dei suoi borghi e dalla calda ospitalità della sua gente.
