Con l’arrivo dell’autunno, i boschi della provincia di Pistoia si tingono di calde sfumature di giallo, arancione e rosso. Dalla Montagna Pistoiese alla Valdinievole, scopri la magia del foliage percorrendo i sentieri più suggestivi della zona: da facili passeggiate ad anelli panoramici immersi nella natura, per grandi e piccini!
La Foresta del Teso
La Foresta del Teso, con i suoi oltre 2.000 ettari di boschi incontaminati che si estendono da Pracchia a San Marcello Pistoiese, passando per Maresca e Orsigna, è uno dei luoghi più suggestivi per vivere il foliage autunnale in provincia di Pistoia. I suoi sentieri si snodano tra abeti, faggi e castagni, regalando viste che sembrano uscite da un dipinto.
Dal campeggio “Foresta del Teso” si segue una breve salita fino alla Casetta Pulledrari (1225 m);quindi, si imbocca il primo bivio a destra con indicazione per Pian della Trave. Poco più avanti si supera una sbarra e si prosegue in falsopiano, attraversando un’abetaia e, successivamente, una faggeta d’alto fusto. In autunno, questo tratto regala uno spettacolo naturale unico: le foglie dei faggi si colorano di tonalità dorate, rame e arancio, trasformando il bosco in un ambiente suggestivo e immersivo.
Usciti dalla faggeta, si apre un ampio panorama sulla Valle del Reno e sui paesi di Bardalone e Campo Tizzoro. Raggiunta Pian della Trave (1317 m) si imbocca il sentiero CAI 33 che conduce all’ex pista da sci e al Passo del Rombiciaio (1362 m), crocevia con area picnic.
Da questo punto è possibile una deviazione verso il Rifugio del Montanaro (1567 m), seguendo l’itinerario CAI 3. Per gli escursionisti più esperti, il percorso può proseguire lungo il CAI 00, che conduce fino alla vetta panoramica del Monte Gennaio.
In alternativa, il sentiero scende seguendo la pista invernale di fondo per tornare alla Casetta Pulledrari, vicino al punto di partenza.
——————–
Orsigna e “l’albero con gli occhi”
Non mancano gli itinerari adatti alle famiglie e anche ai più piccoli!
Dal borgo di Orsigna (circa 815 m) parte il sentiero CAI n. 5, che si snoda tra boschi di castagno e suggestive faggete, passando per le borgate di Case Moretto (960 m), Case Aldria (991 m) e Case Cucciani (1.027 m), fino a raggiungere in meno di un’ora il celebre “albero con gli occhi”.
Questo faggio, al quale lo scrittore e giornalista fiorentino Tiziano Terzani applicò due occhi di ceramica, è oggi simbolo del suo insegnamento: ogni essere vivente – piante comprese – possiede un’anima e merita rispetto e amore.
In alternativa, è possibile raggiungere Case Cucciani in auto e parcheggiare negli appositi spazi, per poi proseguire a piedi lungo il sentiero che conduce all’albero.
Per chi desidera proseguire, il sentiero continua fino al Rifugio Porta Franca, situato a 1.580 m.
——————–
Foresta dell’Acquerino
Nel cuore dell’Appennino Pistoiese, la Riserva Biogenetica Naturale della Foresta dell’Acquerino è uno dei luoghi più affascinanti per ammirare i colori dell’autunno. Estesa tra boschi di faggi, aceri e castagni, la foresta si trasforma in questa stagione in un mosaico di sfumature calde e cangianti, ideale per chi cerca silenzio, natura e paesaggi mozzafiato. I numerosi sentieri escursionistici, ben segnalati, permettono di esplorare l’area a piedi, immersi in un ambiente incontaminato e ricco di biodiversità.
Oltre alla bellezza naturalistica, la riserva ospita anche un importante sito archeologico: Glozano, un antico insediamento medievale riscoperto e valorizzato grazie al lavoro dell’Ecomuseo della Montagna Pistoiese. La visita permette di approfondire la storia del territorio e di comprendere come l’uomo abbia vissuto e interagito con questi boschi nel corso dei secoli.
——————–
Foresta di Pian degli Ontani
La Riserva Biogenetica di Pian degli Ontani, area protetta di grande valore naturalistico, vanta una biodiversità straordinaria ed è stata storicamente fondamentale per il Granducato di Toscana, quando veniva sfruttata per la raccolta del legname. Oggi rappresenta una delle foreste più rigogliose e affascinanti dell’Appennino Tosco-Emiliano, con paesaggi che incantano in ogni stagione.
In autunno, Pian degli Ontani si trasforma in una meta imperdibile per gli appassionati di montagna e per chiunque voglia scoprire per la prima volta il fascino del foliage. Le tonalità calde e vibranti delle foglie creano un’atmosfera magica, perfetta per passeggiate immerse nella natura, tra sentieri ben segnalati e angoli di rara bellezza.
——————–
Anello tra Massa, Croci e Cozzile
A pochi minuti da Montecatini Terme, nel cuore verde della Valdinievole, si snoda un affascinante percorso ad anello che unisce natura, storia e paesaggi autentici: il sentiero tra Massa, Croci e Cozzile. Lungo circa 5,3 km e con una durata media di 3 ore, questo itinerario è accessibile a camminatori di tutti i livelli, perfetto anche per una piacevole escursione in famiglia. Il percorso, rilassante ma ricco di fascino, è adatto a tutte le stagioni grazie alla segnaletica chiara e ben mantenuta. In autunno, però, regala il meglio di sé: il sentiero si trasforma in un tappeto di foglie dai toni caldi, con querce e castagni che si accendono di rosso, arancio e oro, creando un’atmosfera incantata.
Il cammino parte dal borgo medievale di Massa, attraversando vicoli storici fino a imboccare l’antico sentiero CAI 44, che scende tra pietre antiche, oliveti e boschi ricchi di querce e castagni. Dopo aver superato il suggestivo Ponte Volata, si sale verso il tranquillo paese di Croci, dove sorge il santuario omonimo, immerso nel verde.
Proseguendo in direzione Cozzile, si alternano strade sterrate e guadi, fino a raggiungere il borgo, uno dei meglio conservati della Valdinievole. Da qui si gode una spettacolare vista panoramica che spazia dalla Val d’Elsa alle montagne dell’Isola d’Elba. Il ritorno verso Massa avviene lungo un sentiero immerso nella macchia mediterranea, tra uliveti e resti delle antiche “margini”, piccole edicole votive rurali.
——————–
Anello della Fiaba: da Pescia a Collodi
Seguendo la pittoresca Via della Fiaba, questo percorso ad anello di 8,3 km collega Pescia a Collodi, attraversando oliveti, selciati storici e panorami collinari che, in autunno, si colorano di caldi toni gialli e rossi.
La partenza è dal complesso di San Michele a Pescia, lungo il Sentiero CAI 251 (parte del Cammino di San Jacopo), e si raggiunge Collodi. La salita prosegue verso il Monte Verruca, passando dalla Fonte di Meggio e dai borghi di Monte a Pescia, Barignano e Cafaggio, prima di rientrare a Pescia. Con un dislivello di 545 metri e una difficoltà bassa, è ideale per un’escursione tra natura, cultura e suggestioni letterarie.
