Rossella Baldecchi, coadiuvata dal curatore Giorgio Pellegrini e dalla critica dell’arte Arianna Bardelli espone la sua più recente produzione di opere su tela ed incisioni sulle tematiche a lei care.
Volti di ragazze o di giovani donne spesso scrutano con sguardi profondi l’osservatore, dai loro esili corpi spuntano virgulti fioriti di gemme, popolati di piccoli animaletti; le trame dei capelli sono fissate con ramoscelli di ulivo ma subito sotto, sul collo, cicatrici lasciate da tagli sulla pelle invocano pace e giustizia. Rossella con la sua arte vuole rappresentare al mondo la sua urgenza di pace, di rispetto dei diritti umani e dei diritti delle donne.
Lo fa con tutta la forza possibile con i suoi dipinti, presenti da dieci anni all’Human Rights di Rovereto, esposti all’ Hiroshima Peace Memorial, di fronte all’A Bomb Dome, o in rappresentanza dell’Italia al Global Art Project for Peace a Tucson (Arizona); lo ha fatto e lo fa in ciascuna delle innumerevoli mostre in Italia e all’estero e, certamente, lo fa ogni volta che prende in mano un pennello per fornire alle sue ragazze e alle sue donne una concreta possibilità di riscatto, di libertà e di una emancipazione mai abbastanza raggiunta.
La mostra è stata inaugurata sabato 31 agosto alle ore 18:00 nel Museo Ruggeri Mannucci in Zona Conce, Via le Conce 76 a Fabriano (An), e rimarrà aperta al pubblico fino al 29 settembre 2024.
Orario di apertura dal lunedì al venerdì dalle ore 16:00 alle 19:00; sabato e domenica dalle ore 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00.