Negli stabilimenti pistoiesi nel corso del tempo sono stati prodotti veicoli di ogni tipo, compresi quelli militari nei periodi bellici. Alla fine degli anni ’60, su parte dei terreni ex “campo di volo”, iniziò la costruzione di un nuovo grande stabilimento dove, nel 1972, l’Azienda Ferroviaria venne trasferita, assumendo la denominazione di Breda Costruzioni Ferroviarie, contraddistinta da un logo storico, quello del cavallino rampante rosso su fondo bianco racchiuso in un cerchio, creato nel 1949 per la Breda di Milano.
Con la nuova denominazione, il nuovo stabilimento e con un gruppo dirigenziale rinnovato, all’azienda ferroviaria di Pistoia furono assegnati obbiettivi più ambiziosi. Fino a quel momento aveva ricoperto il ruolo di costruttore di parti meccaniche progettate principalmente da FS; con il nuovo assetto si apprestava a presentarsi sui mercati nazionale ed internazionali con il ruolo di azienda capace di progettare autonomamente e costruire qualsiasi tipo di rotabile ferroviario. Per fare ciò furono realizzati accordi strategici con gruppi leader nei vari settori e per rendere i progetti di gara più apprezzabili, fu siglato un accordo di collaborazione con PININFARINA, uno dei più noti designer mondiali, la cui firma era abbinata alla Ferrari, conosciuta da tutti.
Breda a partire dalla fine degli anni ‘70 utilizzò quella collaborazione ogni volta che partecipava a qualche gara e chiedeva allo studio Pininfarina un disegno di stile del veicolo per presentarlo al possibile acquirente, insieme agli altri documenti tecnici e a quelli economici. In oltre 30 anni di collaborazione, Pininfarina ha prodotto diverse centinaia di disegni di stile, per treni, metropolitane, tram e autobus. Questi disegni, di notevole impatto estetico, erano tutti eseguiti con le tecniche di rappresentazione di quegli anni, cioè a mano su cartoncino e colorati con pennarelli, matite e tempere; alcune volte venivano aggiunti tocchi di aerografo. Per le loro dimensioni (quasi sempre 70x50cm) e per il fatto di essere in unico originale, i disegni di stile venivano mostrati al potenziale cliente, ma venivano consegnate solo riproduzioni fotografiche: gli originali rimanevano negli archivi aziendali. Con gli anni, la Breda costituì una cospicua collezione di artist’s impression, così come venivano denominati dagli Americani, che oggi rappresenta un riferimento di grandissimo valore per il mondo dei designers.
Nel 2015, con la vendita dell’Ansaldobreda ad Hitachi, tutti i documenti cartacei, i disegni tecnici di progetto e i disegni di Pininfarina, lasciarono lo stabilimento pistoiese con destino incerto. Alcuni ex dipendenti della Breda Costruzioni Ferroviarie, che avevano collaborato con lo stilista torinese e che conoscevano il valore di quei disegni, sia per le idee che raffiguravano, sia per le tecniche di esecuzione ormai completamente sostituite dai computer, hanno condotto delle ricerche e sono riusciti a recuperarli. Hanno quindi convinto i managers di Ansaldobreda che il luogo giusto per la loro conservazione fosse Pistoia, dove il loro cammino era iniziato; in accordo con il Comune, si è stabilito che fossero conservati nella Biblioteca Comunale che porta il nome storico dell’azienda ferroviaria San Giorgio e che è ubicata dove
erano i capannoni di produzione.

Tra i disegni recuperati ce ne sono più di 150 eseguiti per il progetto del Treno Alta Velocità Italiano, denominato ETR 500, che doveva essere (e che effettivamente fu), il punto di riferimento per lo stile dei rotabili ferroviari degli anni ’80-’90 e, non di meno, ambiva a rappresentare un’immagine di forte impatto per i turisti che venivano in Italia. Analizzando quei disegni si può intuire lo sforzo dei designer e dell’intero team di progetto per realizzare quel profilo aerodinamico e la ricerca delle soluzioni tecnologiche per ottenere le forme più levigate per ridurre al minimo la resistenza all’avanzamento del treno. I disegni raccontano anche gli studi per stabilire i colori e la livrea esterna, nonché la definizione del logo ETR 500, assunto da FS per identificare tutti i suoi treni ad alta velocità. Per gli interni, Pininfarina disegnò i vari ambienti: il salone di 1^ classe, quello della 2^ classe, la toilette, i sedili e tutti i dettagli dell’arredo, in varie configurazioni, in modo da consentire una discussione da parte del team di progetto e decidere le versioni finali.
Oltre ai disegni dell’ETR 500 ci sono altrettanti originali di Pininfarina relativi a progetti di varia natura, come gli esterni e gli interni delle carrozze panoramiche per le ferrovie svizzere MOB, RH, BVZ, del tram di San Francisco, del tram di Boston, di quello di Lille, tanto per citare alcuni di quelli che ebbero uno sviluppo progettuale di dettaglio in quanto commesse.
Sono in collezione anche tanti disegni concettuali che venivano commissionati per arricchire le offerte presentate in tutto il mondo.
Sono presenti, tra gli altri, artist’s impressions dei tram di Chicago e di Dallas, dei filobus per la Muni di San Francisco e alcune versioni della metro leggera a motore lineare e a sostentamento magnetico, denominata M-BAHN, dagli
elevatissimi contenuti innovativi, ma che non ebbe applicazioni pratiche a causa dei costi troppo elevati: solo prototipi a Monaco di Baviera e Berlino.
Alla Biblioteca San Giorgio sono conservati più di 400 disegni di stile, eseguiti per gran parte da Pininfarina ed una parte
commissionati ad altri qualificati designers. Sono tutti catalogati, suddivisi per progetto o gara e consultabili dal pubblico, previo consenso del Responsabile della Biblioteca. L’Amministrazione comunale di Pistoia ha organizzato, nell’anno 2023, due mostre a tema: ETR500 presso le Sale Affrescate del Comune e Tram, Filobus e Metropolitane per il mercato americano presso la Biblioteca e ha in programma altre attività di valorizzazione.
Testo Aldo Baldi Giuseppe Gherardi
Foto Giuseppe Marraccini