Ultime notizie:

Serra Pistoiese: torna il Mercatino Vintage 

Dopo il successo dell'edizione di luglio, Serra Pistoiese ospiterà...

Ultime notizie:

Serra Pistoiese: torna il Mercatino Vintage 

Dopo il successo dell'edizione di luglio, Serra Pistoiese ospiterà...

25 luglio aperture e ingresso gratuito nei Musei Civici

In occasione del lungo ponte della festa di San...

Giostra dell’Orso: giovedì 25 la sfida tra i 4 Rioni

Giovedì 25 luglio è in programma uno degli appuntamenti...

Non fiori, bensì petali

23nov(nov 23)0:0004dic(dic 4)0:00Non fiori, bensì petaliSapete che a Pistoia abbiamo una donna che il mondo ci invidia? È conosciuta per saper raccontare con l’arte la gentilezza d’animo che la contraddistingue, un animo che si manifesta attraverso opere che reclamano attenzione contro ogni forma di violenza

Dettagli dell'evento

Ci riferiamo a Rossella Baldecchi e ai suoi dipinti, strumenti che raccontano le emozioni, spontanee interpretazioni di innata sensibilità nel percepire il vissuto altrui, in particolare quello dei più vulnerabili: «Ho sempre pensato che l’Arte sia uno straordinario strumento di comunicazione, non verbale perciò comprensibile a tutti, e per questo più potente rispetto ad altre forme di divulgazione e conoscenza, grazie al quale posso parlare di cause per me importanti.»
Ecco interpretato il successo della pittrice pistoiese: l’immediatezza del messaggio – chiaro, diretto, universale – che le permette di essere compresa senza altezzosità. Semplicemente è lì, e Rossella lo propone a tutti come messaggio di amore e di pace.
E lo scorso novembre – in particolare nelle giornate dedicate a riflettere sulla violenza contro le donne e i bambini – in molte occasioni si è trovata nuovamente in prima fila, come messaggera di speranza.
Dal 23 novembre al 4 dicembre, ai nuovi spazi espositivi di Palazzo Pegaso, si è tenuta la personale “Cieca Humanitas”, curata dal Consiglio Regionale della Toscana. Superfluo dire che l’affluenza dei visitatori è stata numerosa e costante, mentre è curioso quanto riferito all’artista sul personale del Consiglio: tutto è passato a visitarla, un successo del passaparola mai verificato prima. Significativo!
Con l’emozione ancora viva per il successo dell’inaugurazione fiorentina, Rossella ha preso sottobraccio l’opera clou della mostra – Donna, vita, libertà – e l’ha portata a Fabriano dove, come per magia, è diventata grandissima e… profumata! Con questa città Rossella ha un rapporto speciale, iniziato nel 2014 con una personale voluta dalla associazione In Arte, cui fecero seguito altre due personali: nel 2017 al Museo della Carta e della Filigrana, e nel 2019 per il Meeting mondiale delle città Creative Unesco del 2019. Questa volta è la Fidapa Fabriano, in collaborazione con il Comune, ad averla invitata per valorizzare la sua opera con il lavoro degli Infioratori del Palio di San Giovanni: gli infioratori si tramandano un’arte antica, che coinvolge i membri di intere famiglie, a cominciare dalle donne anziane, cui è affidato il compito di raccogliere i petali, fino ai più giovani che li lavorano realizzando le opere. “Donne, vita, libertà” è stato riprodotto con un’infiorata a secco, cioè con petali essiccati e tritati finemente: «È stato meraviglioso vederli lavorare fino a notte fonda prima dell’inaugurazione, un’emozione per me davvero immensa! Di tante gioie che il mio lavoro mi ha regalato, questo è sicuramente il dono più originale e significativo che potessi ricevere.»
L’infiorata sarà conservata per tutto il periodo delle festività, accanto a una copia dell’originale che la pittrice ha donato alla città di Fabriano e alle “infioratrici” che ne sono rimaste colpite, per la forte valenza rappresentativa: è infatti dedicata alle donne iraniane, e prende il nome proprio dalle parole che loro invocano. Racconta Rossella: «Con questo dipinto ho voluto raccogliere la chiamata delle donne iraniane alla comunità internazionale, di essere al loro fianco. Ho pensato di raccontare questo dramma attraverso il taglio dei capelli, gesto che per loro rappresenta il lutto. Ho dipinto una donna di schiena, evitando il volto così da rappresentarle non una ma tutte: il loro dolore è impresso con la scritta “Freedom” marchiata a sangue su quella schiena. Lo chador invece vola via, libero nel vento: il mio auspicio di un domani migliore l’ho espresso così, insieme al titolo dell’opera.»
L’auspicio di un domani migliore caratterizza ogni opera di questa pittrice: la parola pace è di nuovo incisa a sangue sulla schiena della una fanciulla ritratta in “Crimini di guerra, peace for children”, l’ultimo quadro realizzato per la mostra a Firenze, ma ad aprire uno spiraglio ha nei capelli un ramoscello di ulivo. Per quanto il dolore possa essere straziante, dobbiamo sempre trovare la forza per superarlo.

more

oRARIO

Novembre 23 (Mercoledì) 0:00 - Dicembre 4 (Domenica) 0:00

Location

Pistoia