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Segni liquidi

03set(set 3)0:0009ott(ott 9)0:00Segni liquidiNuovi tratteggi colorati, dei nuovi segni nelle digigrafie di Andrea Dami esposte nelle Sale Affrescate del Comune di Pistoia, che potremo vedere fino al 9 ottobre secondo l’orario dell’Ufficio del Turismo

Dettagli dell'evento

La mostra non poteva che chiamarsi: “Segni liquidi”, perché «evocano con il loro fermo immagine quelle increspature che si formano sulla superficie dell’acqua del fiume generate dal suo scorrere  verso la foce, o da una leggera brezza – come dice l’artista – che mi hanno fatto vedere in trasparenza, in quell’intervallo tra l’una e l’altra ora il letto di pietre su cui scorrevano, ora il cielo». Queste digigrafie sono il frutto di un lavoro creativo eseguito su un supporto digitale e riportato su carta grazie ad una stampante a getto d’inchiostro, che si aggiunge alle tecniche tradizionali come l’incisione, la litografia, la xilografia e la serigrafia.
Sono state realizzate in un esemplare unico e come tutte le “opere”, in questo caso visuali, ci dice l’artista Dami, che si firma Andrea Da(mi) Pistoia: «Sono il frutto di pensieri e producono pensiero infatti – continua l’autore – vogliono stimolare pensieri, provocare riflessioni sul fiume e sulla natura, perché non siamo noi i padroni, i dominatori, ma facciamo parte della natura insieme a tutti gli esseri viventi e siamo “legati” da un filo invisibile e vitale la cui fragilità va protetta. I miei “Segni liquidi” vogliono essere un monito».
Nella mostra Dami espone anche due opere di metallo: la prima, dal titolo Cielo, anch’essa segnata da tratti obliqui, alcuni dei quali ci ricordano quelle nuvole che fanno capolino tra le increspature liquide di alcune digigrafie. È anche solcata da un segno luminoso. La seconda scultura Nuvole invece è sonora perché, battendo con le dita di una mano sulla superficie metallica, anche questa attraversata da linee oblique, possiamo “creare” un ritmo.
A proposito di suoni, siamo attratti dal flauto di Edy Bodecchi, la “voce” dell’Ombrone, che esce dalle immagini del video “Ambra” proiettate sulla parete, mentre il percussionista compositore Jonathan Faralli dà voce ad Ambra utilizzando un’altra scultura sonora di Dami, che l’artista pistoiese ha realizzato prendendo spunto dal poemetto di Lorenzo il Magnifico, in cui si racconta di una bella ninfa che un giorno si bagnò nelle acque dell’Ombrone. Lui cercò di prenderla. Lei, vistasi ormai perduta, chiamò la dea Diana, custode sì delle fonti e dei torrenti, ma anche protettrice delle donne, che la trasformò in pietra.
Andrea Da(mi) Pistoia ce la mostra nel momento in cui le sue membra cominciano a farsi piatte e deformi, mentre Ombrone, come se nulla fosse accaduto, continua il suo scorrere luccicante. Una storia, purtroppo, ancora attuale! L’opera la possiamo vedere nel parco didattico e centro per la ricerca GEA Green Economy and Agriculture, in Via Ciliegiole, 99 a Pistoia. Suoni e numerosi “Segni liquidi”, ora decisi, ora con trasparenze leggere di colore, dalle sfumature di marrone, alle varie tonalità di verde e poi i grigi, i celesti… Non è un invito ad entrare?

Testo a cura di Sara Tesi

 

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oRARIO

Settembre 3 (Sabato) 0:00 - Ottobre 9 (Domenica) 0:00

Location

Sale Affrescate del Comune di Pistoia

P.zza del Duomo