Sembra ieri, ma oramai siamo al quindicesimo anno dalla nascita della nostra Fondazione. Ne sono già passati cinque dall’ultimo resoconto delle sue attività, che era stato realizzato per festeggiare il suo decimo “compleanno”. In questo breve periodo abbiamo visto situazioni e vissuto esperienze di ogni tipo: la pandemia, guerre sempre più vicine, siccità, calamità naturali quali alluvioni e terremoti, violenze sconvolgenti nei confronti soprattutto delle donne e dei più piccoli. Le difficoltà e i problemi aumentano giorno dopo giorno e sono sempre di più le persone che, come dice Papa Francesco, spesso «sono nella periferia del nostro cuore» e che necessitano di aiuto.
Questa piccola raccolta nasce appunto con l’intento di ricordare le iniziative che, nel suo piccolo, la Fondazione ha portato avanti nel corso dell’ultimo complicato quinquennio, dando conto dei progetti sostenuti o realizzati per cercare di offrire un sorriso, un momento di sollievo, di conforto e di speranza a tutti coloro che ne hanno più bisogno e, dunque, soprattutto ai bambini, agli anziani, ai malati e alle famiglie o ai singoli che vivono in condizioni disagevoli.
Ripercorrendo con la memoria la strada che abbiamo fatto in questi quindici anni e, in particolare, negli ultimi cinque, mi rendo conto che la Fondazione, nata in ricordo dello zio Giorgio, di nostro padre Tullio e di nostro cugino Franco, che durante la loro vita sono stati sempre vicini ai più deboli e agli emarginati, ci aiuta a tener vivo ogni giorno il loro esempio di dedizione al prossimo e il loro insegnamento d’amore. Sono felice che il loro messaggio sia ancora forte e ben radicato nella nostra famiglia e che siamo riusciti a trasmetterlo anche ai nostri figli, che proprio in questi anni hanno iniziato a far parte della Fondazione, dedicandosi a comprendere i meccanismi di azione che la regolano e approvandone gli intenti. Se recente è l’ingresso di Marco, Francesca e Sara, invece, sono già entrate da un po’ di tempo, hanno imparato a muoversi in autonomia e già adesso ricoprono ruoli di sempre maggiore responsabilità.
Sicuramente rappresenta per noi una grande soddisfazione aver potuto sostenere, attraverso contributi in denaro o mediante donazioni di piante, tante realtà precarie e problematiche, dando l’assoluta precedenza a quelle presenti sul nostro territorio e collaborando con associazioni ed enti che si prendono cura di queste ultime, ma anche portando avanti tante altre iniziative volte a dare una mano a chi, in modi diversi, è in difficoltà. Siamo onorati della fiducia che è stata riposta nel nostro lavoro da parte di tutti quelli che si sono rivolti a noi per avere un sostegno e siamo dispiaciuti di non aver potuto rispondere positivamente ad ogni necessità. Le richieste sono state davvero moltissime in questi anni e, consapevoli che fossero tutte meritevoli, abbiamo fatto del nostro meglio per utilizzare le risorse disponibili e per individuare le situazioni più bisognose di aiuto, andando spesso a verificare direttamente chi fossero i beneficiari e le loro urgenze.

Ritengo fondamentale e doveroso ringraziare tutte le persone che hanno reso possibile l’operosità della Fondazione e, in primis, il Professor Carlo Vezzosi, il quale, in qualità di Presidente del Comitato d’Indirizzo, fin dal primo momento ha coordinato le attività e si è speso per la loro realizzazione. Insieme a lui ringrazio i membri del Consiglio di Amministrazione e del Comitato d’Indirizzo, preziosi e scrupolosi consiglieri che sono stati essenziali per la selezione delle richieste da soddisfare. Un sentito ringraziamento va anche a tutti i dipendenti, gli impiegati, i collaboratori e i responsabili dei diversi settori della Giorgio Tesi Group, che condividono con la nostra famiglia i principi e i propositi che animano la Fondazione: il loro lavoro è stato spesso indispensabile per portare avanti i nostri progetti. Infine, grazie a tutti gli amici, i professionisti, le aziende e i nostri fornitori che in differenti modi hanno preso parte, cooperato e contribuito alle iniziative della Fondazione attraverso offerte in denaro o spendendosi in prima persona.
Un altro aspetto che credo importante sottolineare è rappresentato dal fatto che legate non tanto al business aziendale quanto piuttosto all’ideologia che ha fatto nascere la Fondazione e, conseguentemente, al sociale sono anche altre iniziative e altri progetti del nostro gruppo relativi allo sport (sia a quello professionistico sia, in particolare a quello giovanile, con le dieci società facenti parte della Giorgio Tesi Junior), all’arte e alla cultura (si pensi alla rivista Naturart e ai libri della collana ‘Avvicinatevi alla bellezza’), all’assoluta volontà di vicinanza e disponibilità verso le istituzioni e nei confronti dell’amministrazione di Pistoia e, in generale, alla promozione della nostra provincia nel mondo.
Pertanto, non posso che concludere sottolineando quanto questa nostra piccola Fondazione costituisca per noi un motivo di grande orgoglio e di immensa soddisfazione. Siamo profondamente convinti, infatti, che fare del bene aiuta a stare bene e che questa nostra certezza si ripercuote positivamente sulle nostre famiglie e su tutte le attività della Giorgio Tesi Group.