A piedi o in bicicletta, verso un modo diverso di vivere la piana.
Le attività all’aria aperta sono da sempre il metodo più efficace per imparare, divertendosi, a conoscere il paesaggio che ci circonda. Itinerari nascosti all’interno della valle dell’Ombrone consentono di entrare in contatto con la storia e la natura del luogo attraverso la scoperta di antiche pievi, vecchie ferriere e mulini, ma anche di aree naturalistiche di notevole pregio, testimonianze antiche di un paesaggio ricco di storia.
Nella parte nord della piana due percorsi promossi dal comune di Pistoia risalgono i versanti dell’affluente Vincio di Brandeglio e consentono di collegare quelli che un tempo erano importanti opifici idraulici del fondovalle. Scendendo verso la città, il paesaggio cambia completamente. L’alveo dell’Ombrone si allarga e alte mura settecentesche, costeggiano entrambi i lati del corso, mentre una grande serra domina la parte destra dell’Ombrone in corrispondenza di un’antica gora (canale artificiale). L’ampia golena rende questo uno dei tratti più caratteristici a livello paesaggistico, per la presenza di una fitta vegetazione “ripariale” e di un’avifauna, in parte, assimilabile a quella tipica delle aree umide a sud della piana. Negli anni, questo tratto del torrente è diventato il luogo privilegiato per gli amanti dello sport e del tempo libero. Un percorso ambientale si snoda all’interno degli argini, sulle golene destra e sinistra, da Pontelungo a Gello, dove si raccorda con il percorso del Vincio di Brandeglio. Il progetto si propone di favorire la conoscenza del paesaggio fluviale, individuando, lungo il corso, punti di osservazione privilegiati e dotati di apposita cartellonistica indicante la flora e la fauna presente. Nella fascia centrale della valle dell’Ombrone, dove le caratteristiche morfologiche dell’alveo non consentono la fruizione degli spazi laterali, gli alti argini, che costeggiano il torrente, sono diventati il luogo per passeggiate a piedi o in bicicletta. In corrispondenza delle diverse risalite al fiume, strade interpoderali si addentrano all’interno delle colture vivaistiche, fino a raggiungere il corso del torrente Stella. Queste strade, frequentate spesso dalla popolazione locale, formano un sistema di tracciati di natura panoramica trasversali all’Ombrone e regalano splendide visuali sulle colture agrarie ai piedi del Montalbano.
La frequentazione delle sponde fluviali e dei tracciati limitrofi, nella campagna peri-urbana, ha evidenziato la necessità di creare un sistema di fruizione adeguato alle attuali esigenze di spazi ricreativi. Per rispondere a queste domande emergenti, gli enti locali hanno avviato progetti di percorsi naturalistici e ricreativi, che dai comuni si spingono verso le zone periferiche, affiancando, in parte, i torrenti e collegando i luoghi di maggior interesse.
I progetti comunali proposti mirano alla promozione di itinerari escursionistici e ciclopedonali, con l’obiettivo di valorizzare le risorse locali attraverso una fruizione dolce e rispettosa dei luoghi. Viene proposta la realizzazione di un percorso ciclabile lungo l’intero corso dell’Ombrone, con una serie di percorsi trasversali, che potranno collegasi con il nucleo di Pistoia da un lato e la fascia pedecollinare dall’altro. All’interno del tessuto urbano verrà completato il percorso ciclopedonale che affianca il torrente Brana, andando a chiudere l’anello ciclopedonale che costeggia le mura di Pistoia.
Nella fascia sud della piana, all’interno di un programma di sviluppo locale sostenibile, si prospetta la realizzazione di un sistema di percorsi a carattere ciclabile e pedonale che, in parte, affiancando il corso del torrente Stella, in parte trasversalmente ai corsi d’acqua, andranno a collegare le principali emergenze culturali e naturalistiche del territorio quarratino.
La frequentazione degli spazi fluviali, unita alla volontà delle amministrazioni di creare percorsi ricreativi idonei, mostra un nuovo atteggiamento nei confronti del paesaggio della piana e dei suoi torrenti. Nuove sensazioni e motivazioni legate a esigenze di cultura e sport avvicinano a questo paesaggio un numero sempre maggiore di persone. Passeggiare a piedi o in bicicletta nei pressi delle architetture idrauliche, lungo i torrenti o nelle immediate vicinanze dei corsi d’acqua consente di avvicinarsi alla natura, alla storia e di vivere in chiave moderna un paesaggio che conserva ancora una ricchezza di svariata natura.
TESTI
Alessia Guarracino
FOTO
Nicolò Begliomini