Una settimana di settembre eccezionale evento per Firenze, Lucca e soprattutto per la provincia di Pistoia.
Sulle strade della Toscana un mondiale di ciclismo non si era mai visto. E forse la grandezza dell’evento sfugge ancora alla percezione degli abitanti delle regione. Quello che accadrà dal 22 al 29 settembre sarà qualcosa di eccezionale, sotto tanti punti di vista. I riflettori di tutti gli sportivi saranno puntati su Firenze, Lucca, Pistoia e le loro provincie. Città non solo di transito, perché in questi luoghi sosteranno i tanti atleti che prenderanno il via alle competizioni, seguiti dalla scia di appassionati e tifosi pronti a tifare per i propri beniamini. Saranno rappresentate oltre 90 nazioni in una macedonia che, per una settimana, coinvolgerà tutto, con un aspetto turistico da non sottovalutare. È previsto un seguito mediatico ampio e incalcolabile, con oltre 1500 giornalisti presenti. D’altronde, sono ben dodici le gare in programma in un calendario ampio come non mai. Le due ruote non si fermano all’evento in se stesso, perché Toscana è sinonimo di passione e tradizione e la bicicletta è parte dell’aria respirata dagli abitanti.
Così, la miscellanea tra competizione e storia viene simboleggiata nelle piazze di partenza, tutte suggestive. Come la piazza del Duomo di Pistoia, per esempio, che in due occasioni ospiterà la nascita di una corsa.
Il verde, poi, non potrà mancare con la Giorgio Tesi Group a rappresentare il viviaismo, vera eccellenza del pistoiese: a conclusione di ogni gara, ci saranno alberi e piante ad attendere gli atleti. E quanti spettatori saranno assiepati lungo il percorso, soprattutto nella gara maschile finale, non è dato saperlo. Di sicuro il fascino è garantito, perché il tracciato è stato studiato anche per l’aspetto promozionale del territorio. I corridori sfileranno davanti a Collodi e al parco di Pinocchio, per poi salire sul famoso San Baronto, patria di tanti professionisti e, soprattutto, di una batteria di amatori, che ogni domenica prendono il colle come una sfida personale. Ci sarà pure un ricordo del compianto Franco Ballerini, campione ed ex c.t. della nazionale scomparso in modo prematuro. Ogni chilometro di strada è stato studiato per il suo particolare significato. Perché forse questo è il primo mondiale fatto non per i ciclisti, ma per gli abitanti di chi lo ospita.
TESTO
Emanuele Begliomini