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Matrimonio mistico

L’opera si trova nel Museo Bornholms Kunstmuseum a Gudhjem, in Danimarca.

L’opera, realizzata tra il 1893 e il 1894 da Kristian Zahrtmann (1843-1917), raffigura lo svolgimento di un antico rito religioso collegato all’ insediamento del nuovo vescovo nella diocesi locale. L’opera si trova nel museo Bornholms Kunstmuseum a Gudhjem importante e bella località in Danimarca.

La cerimonia prevedeva una sorta di unione mistica tra il nuovo presule e la chiesa pistoiese, rappresentata dalla figura della badessa del monastero benedettino di San Pier Maggiore. Le fonti storiche ricordano che le nozze mistiche, precedentemente celebrate addirittura su di un letto all’interno della chiesa, alimentando così note di colore e curiosità, durarono fino alla fine del Cinquecento. Entrato in città da Porta Lucchese e accompagnato dal cero e dalle famiglie della nobiltà pistoiese, il nuovo vescovo raggiungeva solennemente il sagrato di San Pier Maggiore, dove avveniva, su due scranni e di fronte all’intera cittadinanza, lo scambio di anelli con la badessa. Lo sfondo della scena è costituito dalla chiesa, arricchita dall’inserimento di particolari desunti da capolavori dell’architettura e scultura toscana, citati e rielaborati in modo fantastico secondo i canoni del gusto eclettico allora in piena affermazione.

Matrimonio mistico

Il pittore danese, che divenne maestro e riferimento per una generazione d’artisti ispirati alle esperienze del simbolismo europeo, giunse in Italia negli anni Ottanta dell’Ottocento attirato, come i tanti artisti in tour nella penisola, dal fascino del ricco e allora inviolato patrimonio artistico dei centri minori italiani. Arrivò a Pistoia, snodo ferroviario fondamentale dell’epoca e già conosciuta nelle guide turistiche per la ricca dotazione di chiese e sculture medievali, e rimase suggestionato dall’immagine della chiesa di San Pietro al punto di sceglierla come ambientazione di un dipinto di genere storico, che in una vendita all’asta del 1918 risultò il quadro più costoso della Danimarca.

TESTO

Lorenzo Cristofani

FOTO

Museo Bornholms Kunstmuseum

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