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A Ghali il premio Paesaggio in*canto, Sanremo 2024

La serata del 9 Febbraio 2024, nella serra di Villa Nobel a Sanremo, nell’ambito di Oltre Il Festival, è stata la culla che
ha accolto la nascita di una creatura tanto desiderata e voluta dall’Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio, l’AIAPP: paesaggio in*canto. Da lungo tempo il rapporto con le arti, così importante per l’architettura del paesaggio, chiedeva, sollecitava un’espressione; chiedeva, in altre parole, di poter vivere una prima forma di vita propria. Fra i sensi di cui madre natura ci ha dotato in quanto esseri umani, sensi che ci costruiscono e ci strutturano, l’udito gioca un ruolo fondamentale, sia perché primario nell’ordine di produzione dei sensi stessi, sia perché è grazie a esso che si forma la vista e si definisce lo spazio. Il suono, la consapevolezza di avere una voce, stabiliscono una posizione e determinano le relazioni che costituiranno l’ambiente di vita di ogni nuova creatura (non a caso l’orecchio, organo dell’udito, presiede anche all’equilibrio e, secondo alcuni studiosi e ricercatori negli ambiti medici delle neuroscienze e della psicologia cognitiva, anche alla struttura ossea e alla postura degli esseri umani). La voce e la sua naturale armonica evoluzione nel canto stabiliscono dunque un rapporto fondativo con la percezione dello spazio e quindi, ai sensi della definizione di cui alla Convenzione Europea di Firenze (ottobre 2000), con il paesaggio. Di paesaggio sonoro si può dunque parlare come di una condizione fondamentale per la piena manifestazione di quello stato di benessere psico-fisico che, ai sensi della Carta di Ottawa dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità, Conferenza Internazionale per la Promozione della Salute, novembre 1986), è la vera salute, a cui tutti hanno diritto. Formati dal suono e dalla voce, in una condizione di benessere, si potrà poi ideare, studiare, progettare le forme nello spazio, l’arte e l’architettura, come emblematicamente ci ha ricordato Louis Kahn nella sua straordinaria lezione intitolata Silence and Light. Il canto dunque: quale manifestazione rappresenta maggiormente e quindi anche simbolicamente l’arte canora in Italia? Il Festival di Sanremo. Il canto poi è fatto anche di parole e le parole sono a loro volte potenti veicoli, in pari tempo di espressione e formazione, della nostra vita, della nostra percezione del mondo. Nasce così, sulla traccia di una visione condivisa in primis con Giorgio Tesi Group, visione che è all’origine del rapporto di reciproca collaborazione alla costruzione di un paesaggio che sia anche e forse soprattutto dei sensi, delle arti, l’idea di premiare ogni anno la canzone del Festival che maggiormente distintasi per l’attenzione ai temi che a tale paesaggio si ricolleghino strettamente. Gli architetti del paesaggio sono però anche professionisti concreti, molto attenti alla trasformazione del mondo, e così il premio paesaggio Incanto, grazie ancora alla esclusiva condivisione di Giorgio Tesi Group, si è anche indirizzato alla creazione, a Villa Nobel, di un Giardino delle canzoni, formato da arbusti e alberi posti a dimora in occasione di ogni sua edizione. Si potrà un giorno passeggiare nel Giardino delle canzoni seguendo la traccia dei testi premiati, ricordandone le melodie e godendo della bellezza delle piante che li rappresentano.
Per il 2024 sul palco della serra di Oltre il Festival, Veronica Costanza Ward e Sophia Los, hanno condotto la manifestazione.

Giacomo Galanda per Giorgio Tesi Group, Veronica Costanza Ward e il presidente nazionale di AIAPP Andrea Cassone

La giuria del premio, presieduta da Anna Bischi Graziani, assieme al Direttore Artistico dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo, Maestro Giancarlo de Lorenzo e ad altri esperti fra cui soci AIAPP ha premiato (con una speciale targa) il testo della canzone Casa mia cantata da Ghali (testi e musiche di Ghali, Davide Petrella e Michelangelo), alla presenza e con la partecipazione ancora di Anna Bischi Graziani, in veste anche di testimonial d’eccezione dell’iniziativa, accanto a Silvana Ormea, Assessore alla Cultura di Sanremo, a Enza Dedali, Vicepresidente dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo, a Giacomo Galanda di Giorgio Tesi Group e a numerosi altri ospiti.
Hanno sostenuto la serata della manifestazione, oltre a Giorgio Tesi Group, anche Heidelberg Materials Italia, Rain bird Europe, Terrasolida, Ailis illuminazione e Il C.o.l.l.e.g.a. Nella successiva notte di note, in un clima gioioso e giocoso, in molti si sono complimentati per l’iniziativa e si sono dichiarati interessati a supportarla, istituzioni, enti, associazioni, professionisti, appassionati. Per il 2024, grazie a Giorgio Tesi Group è stata piantata, nel Giardino delle Canzoni per Casa mia una Camellia Sasanqua Kanjiro, accompagnata da un’altra elegante targa illustrativa realizzata appositamente per l’occasione.

Ghali, per motivi organizzativi (e metereologici) non è riuscito a ritirare il premio (targa) nella serata di venerdì 9 Febbraio e a partecipare alla messa a dimora in suo onore della Camellia. La prossima manifestazione legata a paesaggio in*canto 2024, prevede dunque la consegna del premio a Ghali, in una cerimonia che si vorrebbe essenzialmente legata alle idee esposte poc’anzi. Tutti siamo parte del paesaggio, lo costruiamo, lo manteniamo in essere, lo tramettiamo alle generazioni future. Ciascuno a modo suo partecipa della costruzione di una casa comune, della dimora delle dimore (la casa di Adamo in Paradiso, parafrasando il titolo di un bel saggio di Joseph Rykwert): il Paesaggio. Si può legittimamente supporre che farlo in armonia e con armonia sia, a tutti gli effetti, il massimo. Si ringraziano Luca Boursier, componente del Consiglio di Presidenza e Responsabile della comunicazione di AIAPP, per l’intensa attività a supporto di paesaggio incanto e la giornalista Veronica Costanza Ward.

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