Un pomeriggio su quello che ha dato e rappresentato per Pistoia.
Pistoia riscopre uno dei suoi più grandi artisti a 30 anni esatti dalla sua scomparsa. Parliamo di Fernando Melani (1907-1985) che torna a far parlare di se all’interno di Palazzo Fabroni a venticinque anni dall’ampia mostra retrospettiva con cui lo stesso palazzo iniziava il nuovo corso di vita come luogo dedicato all’arte moderna e contemporanea. Inoltre è anche l’occasione per ricordare i dieci dalla scomparsa di Donatella Giuntoli, punto di riferimento scientifico per la conoscenza e la valorizzazione di Melani e della sua opera.
Un pomeriggio di ricordi e approfondimenti il 12 dicembre alle ore 16, una piccola ma significativa esposizione di opere nelle sale della collezione permanente di Palazzo Fabroni. L’iniziativa è promossa e realizzata dal Comune di Pistoia/Palazzo Fabroni e dai Musei dell’Antico Palazzo dei Vescovi/Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia in collaborazione con Artemisia Associazione Culturale.
Dopo i saluti di Elena Becheri, assessore alla cultura, e di Alessio Colomeiciuc, Presidente della Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia, introdurrà il pomeriggio Elena Testaferrata, responsabile dei musei comunali. Gli interventi sono a cura di Annamaria Iacuzzi, Luigi Tronci, Anna Brancolini e Massimo Biagi, Gianluca Chelucci, Maurizio Tuci, Renato Ranaldi. Coordinerà gli interventi Cristina Tuci, responsabile dei Musei dell’Antico Palazzo dei Vescovi. Le conclusioni saranno a cura del vicesindaco Daniela Belliti.
Fernando Melani (foto Gianfranco Chiavacci)
Nelle sale della collezione permanente di Palazzo Fabroni un’esposizione temporanea di alcune opere di Fernando Melani sarà visitabile dal 12 dicembre al 31 gennaio nei giorni di sabato e domenica, il 26 dicembre e il 6 gennaio dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. L’esposizione sarà aperta nei giorni di Natale e Capodanno dalle 16 alle 19 e il 31 dicembre dalle 10 alle 13, dalle 15 alle 18 e dalle 21 alle 24 (con ingresso gratuito).
Alla cassetta di multipli denominata Arcobaleno 1, facente parte delle collezioni della Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia si affiancano alcuni lavori meno conosciuti, custoditi all’interno della casa-studio ed eseguiti a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta in cui il concetto di “risonanza” – centrale nella poetica di Melani – si rende esplicito in vere e proprie “macchine sonore”.
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