Riprendono anche per il 2025 le iniziative culturali dell’associazione “Per il Laboratorio di Saturnana”, impegnata nella didattica rivolta ai bambini di scuole materne ed elementari ma anche nella divulgazione di canti popolari, del vernacolo e della storia delle genti dell’Appennino.
Sabato 25 gennaio, alle 15:30, presso la sede ospitata nei locali della ex scuola del paese, dove è allestito un museo degli antichi mestieri e della vita di una volta, Claudio Rosati, decano della demoetnoantropologia, presenterà “Ottave ruspanti. Al canto del foo”, libro di Mariano Dolfi per le edizioni de Il Metato – Associazione Amici di Pupigliana.

Mariano Dolfi eseguirà alcune delle ottave composte ispirandosi alla vita e alle persone di Castel di Piazza e della valle del Brandeglio. Esperienze vissute da piccolo durante le veglie nei metati e nelle aie, e da adulto, anche nella sua esperienza di rabdomante. Ricordi di vecchi paesani che hanno insegnato umiltà e saggezza e dediche agli amici della comunità di Piazza.
L’arte del poetare in ottava è notoriamente una tradizione che nella montagna pistoiese ha raggiunto livelli altissimi, dal celebre cantastorie Anton Francesco Menchi del “Partir partirò partir bisogna” alla poetessa pastora Beatrice Bugelli di Pian degli Ontani, che fu apprezzata anche in America e in Inghilterra. Tante altre persone, non famose, hanno espresso e continuano a esprimere e coltivare la poesia estemporanea nella vita di tutti i giorni, come una sorta di patrimonio immateriale da tramandare. Con orgoglio, ironia e umiltà: “Non mi vò paragonare all’Ariosto e al Tasso, sono un piccolo poeta e non farò mai chiasso”, chiosa con arguzia Mariano Dolfi.