Inizio del Novecento, Montecatini Terme, Toscana.
Nella città della Valdinievole esplode il turismo termale incrementando l’offerta e coinvolgendo un flusso maggiore di persone.
In questo clima Montecatini vide un forte sviluppo e un fiorire dell’architettura legata allo stile Liberty, che porta a ripensare i luoghi già esistenti e a prevederne di nuovi come naturale evoluzione della cittadina termale che si adeguava alle esigenze di un turismo in crescita. In questo contesto l’artista fiorentino Galileo Chini si inserì perfettamente come protagonista dello stile Liberty in Italia, caratterizzato dall’eleganza decorativa, ispirato a ornamenti vegetali e floreali, che si traducevano in dinamismo e simbolo di vitalità.
Durante la presentazione del nuovo numero della rivista Naturart, sabato 13 maggio (dalle 16 nella Sala del consiglio comuale di Montecatini Terme), vi porteremo alla scoperta del Liberty di Galileo Chini, in un percorso unico e variegato che si snoda attraverso vari luoghi del centro di Montecatini e che comprenderà anche una serie di opere mai mostrate prima.
Artista poliedrico, versatile spesso imprevedibile, Chini nacque a Firenze nel 1873 e fu attivo artisticamente non solo in Italia ma anche all’estero, recandosi in Siam per decorare la corte di Re Rama V. In Toscana trovò in Montecatini il luogo ideale per la sue arte, realizzando numerose opere, per lo più nascoste e sconosciute alla massa.
Il Gran Hotel & La Pace, ne è un esempio. Costruito intorno al 1870 e ampliato nel 1904, presenta numerose decorazioni di Chini, dagli affreschi del salone delle feste, alle vetrate del vecchio ingresso, al fregio in maiolica posto sopra al nuovo ingresso.
Non lontano dal Grand Hotel sorge la Palazzina del Sale, costruita nel 1903 su progetto di Giulio Bernardini per la vendita dei Sali Tamerici, oggi adiacente all’ingresso del Cinema Verdi. Sulla facciata si possono vedere quattro altorilievi in gres, opera di Domenico Trentacoste, che illustrano le fasi della lavorazione della ceramica (Tornitore di vasi, Decoratore, Infornatore, Artista circondato dalle Muse). A Galileo Chini, fondatore tra l’altro della Manifattura Fiorentina Arte della Ceramica, si devono anche gli affreschi del sotto gronda e degli interni.
Anche il Palazzo Comunale, che venne edificato fra il 1913 e il 1919 lungo il Viale Verdi mostra la mano di Chini soprattutto nelle decorazioni interne con un ciclo di stupendi affreschi sulle principali attività dell’uomo.
Perla finale del percorso liberty termale sarà la visita, presso la sede della Fondazione Credito Valdinievole alla collezione privata del Credito della Valdinievole, occasione imperdibile per poter ammirare in esclusiva alcuni dipinti su tela e tavola di Chini.
Il liberty si mostrerà in tutta la sua fioritura, per una giornata di maggio dedicata all’art nouveau, all’insegna della bellezza e della scoperta.