A Pistoia, nei primi sei mesi dell’anno di Capitale Italiana della Cultura, i turisti aumentano del 20,5% rispetto allo stesso periodo del 2016.
I rapporti sui flussi turistici dei primi sei mesi dell’anno (da gennaio a giugno) del comune capoluogo e della provincia, realizzati da Comune e Dipartimento di Scienze per l’Economia e l’Impresa dell’Università di Firenze, mettono in evidenza un dato positivo e sicuramente incoraggiante, un dato che mostra un trend turistico in aumento per la notra città.
“L’obiettivo è di promuovere al meglio questo settore – ha sottolineato l’assessore al turismo Alessandro Sabella – proprio per questo chiederemo alla Regione, visto che in questa materia ha competenze fondamentali, di intensificare i rapporti e gli scambi con Toscana Promozione. Da domani, invece, inizieremo a muoverci sul territorio per realizzare un piano sul turismo che sia frutto dell’apporto di tutti i protagonisti del settore affinché ognuno possa dare il suo contributo per creare una strategia comune che porti a sviluppare ancora di più il turismo nella nostra città”.
I dati del territorio del Comune di Pistoia
Nel semestre gennaio-giugno 2017 i turisti aumentano del 20,5%, rispetto allo stesso periodo del 2016, per un totale di 31.602 arrivi. Anche le presenze registrano un dato positivo con il 18,5% in più con 70.191 pernottamenti.
Gli italiani che visitano Pistoia sono cresciuti del 24,3% come arrivi (24,5% come presenze). L’aumento degli stranieri è stato del 14 % negli arrivi (12% come presenze). Sono gli stranieri a pernottare più giorni in città (permanenza si attesta sulle 3 giornate) rispetto agli italiani (2 giornate) e le principali regioni di provenienza sono Sicilia, Lombardia, Piemonte e Lazio.
Nel primo semestre del 2017 gli afflussi più consistenti sono quelli di cinesi con +109,1%: la loro permanenza a Pistoia però è bassa e in media di un giorno. In termini di presenze sul territorio al primo posto figurano gli spagnoli con una crescita rispetto al primo semestre del 2016 del 26,5% e una permanenza media di 13 giorni, seguiti da tedeschi, francesi e britannici e belgi. Dai dati raccolti si può anche tracciare un identikit del visitatore. Emerge infatti che nella maggior parte dei casi il turita che arriva nel comune di Pistoia ha tra i 45 e i 54 anni, seguito dalla fascia 35-44 anni. Nel primo semestre del 2017 la componente femminile dei flussi turistici con 19.332 arrivi è in netta prevalenza rispetto a quella maschile (12.222), sia per gli italiani che per gli stranieri.
Per quanto riguarda i mezzi di trasporto usati per raggiungere Pistoia quello prevalentemente utilizzato dai turisti arrivati negli esercizi ricettivi di Pistoia è stato l’auto. A servirsene sono stati quasi il 90% degli italiani e il 70% degli stranieri Per questi ultimi rilevante anche l’uso dell’aereo; se ne sono serviti l 21,3% di quanti hanno raggiunto Pistoia. Per gli italiani invece l’uso dell’aereo segue quello del treno utilizzato dal 3,2% di turisti.
Flussi turistici su tutto il territorio provinciale
Nel primo semestre 2017 sono arrivati nella provincia di Pistoia 429.389 turisti, per un soggiorno medio di 2,4 giornate e quindi un totale di 1.024.840 presenze. L’incremento rispetto allo stesso periodo del 2016 è del 4,2% per gli arrivi e del 4,1% per le presenze, un numero che balza fino al 9,5% se si confronta il solo trimestre aprile, maggio, giugno del 2017 con quello del 2016. Va comunque precisato che l’effetto positivo è dato anche dalla diversa cadenza della Pasqua che quest’anno si è avuta nel mese di aprile mentre nel 2016 a marzo. Facendo un ulteriore confronto con lo stesso trimestre nel 2015 (anche in questo caso la Pasqua era nel mese di aprile) il dato di quest’anno comunque cresce del 3,35 delle presenze.
Al primo luglio 2017 la capacità ricettiva della provincia di Pistoia è di 24.323 posti letto. Da sottolineare come il 58% delle strutture siano concentrate nella categoria 3 stelle. Confrontando l’inizio (gennaio 2017) e la fine (giungo 2017) del primo semestre dell’anno, il numero dei posti letto è sostanzialmente lo stesso con la differenza che le strutture alberghiere hanno perso posti letto, in favore di quella extralberghiere, che sono cresciute di 14 unità. Quasi la metà dei turisti che arrivano sul territorio provinciale si soffermano per una sola notte, 1/4 invece si trattiene due giorni, mentre solo 1 su 10 dorme tre notti in città.
Il 70% dei posti letto è situato nelle strutture ricettive della Valdinievole, il 19% in quelle dell’area Montana e l’11% in quella Metropolitana. Prendendo in esame i soli alberghi, l’area Metropolitana scende al 5,9% del totale dei posti letto, mentre per quando riguarda la capienza delle strutture extralberghiere tiene testa alla Valdinievole.
In conformità con la propria potenzialità ricettiva, la Valdinievole ha accolto nel primo semestre del 2017, quasi l’83% delle presenze turistiche, con un aumento del 3,7% rispetto allo stesso periodo del 2016. L’area Metropolitana ha beneficiato della notorietà dovuta a Pistoia Capitale Italiana della Cultura, coprendo il 10,4% della domanda e facendo registrare un aumento delle presenze del 20,4%.
La componente estera (63,8% e quindi +1,1% rispetto all’anno passato) ha superato i turisti di nazionalità italiana (36,2%) nel primo semestre del 2017 sia negli esercizi alberghieri che in quegli extralberghieri. La permanenza media dei turisti stranieri è di 4,8 giorni, quella dei connazionali si ferma a 2,6. La Valdinievole nel primo semestre 2017 ha avuto un buon incremento di presenze sia italiane che straniere. Anche l’area Metropolitana è cresciuta mentre variazioni negative ha fatto registrare l’area Montana.
Nel primo semestre del 2017 gli afflussi più consistenti, per quanto riguarda gli arrivi, sono stati quelli di Cina, Francia, Stati Uniti e Germania. Per quanto riguarda le presenze sono in aumento turisti che provengono da Russia (+45%), Cina (39,5%), Stati Uniti (+22,5%) e Francia (+4%). La Germania resta comunque il paese con maggiore presenza numerica in provincia nonostante un calo del 24%, trend negativo che riguarda anche Paesi Bassi (-21,2%), Regno Unito (-11%) e Spagna (-3,8). Hanno inoltre superato le 5 giornate di permanenza turisti provenienti da Irlanda e Danimarca; hanno invece pernottato 4 giorni svedesi e olandesi.