Domenica 8 ottobre il maestro di fotografia riceve il 38° Premio internazionale Leoncino d’Oro.
Ha ritratto i più grandi artisti del secolo scorso immortalando nei suoi scatti Marino Marini, Andy Warhol, De Chirico, Burri, spesso all’interno dei loro studi mentre lavorano o mentre passeggiano o ancora mentre compiaciuti del loro lavoro guardavano in camera davanti alle loro ultime creazioni. Uno spaccato di storia nella storia dell’arte contemporanea.
Sarà assegnato ad Aurelio Amendola, uno dei più grandi fotografi del nostro tempo, il Leoncino d’Oro, con la premiazione che avverrà presso la sala Maggiore di Palazzo comunale alle 11,30. La giornata continuerà alle 17 con l’inaugurazione mostra personale “Aurelio Amendola, dell’arte e degli Artefici” a cura di Domenico Asmone e Siliano Simoncini presso la Galleria del Leoncino di via della Madonna 45.
Amendola iniziò l’indagine sull’arte e i suoi artefici nel 1966, quando conobbe Marino Marini. I suoi primi studi riguardarono i risultati prodotti dalla luce naturale che illumina il pulpito di Giovanni Pisano nella chiesa di Sant’Andrea a Pistoia. Dall’amicizia con Marino, nacque un sodalizio artistico che lo portò ad affermarsi poi come ritrattista degli artisti. Le sue opere sono state esposte nelle più famose gallerie e musei d’arte del mondo e una sua permanente è presente al Palazzo Fabroni a Pistoia.
La mostra “Aurelio Amendola, dell’arte e degli Artefici” ripercorrerà quindi in sintesi la lunga carriera del maestro, mostrando come l’arte che dialoga, l’arte che parla di arte, sia connubio indissolubile tra testimonianza e creatività.