“Non è nei vasti campi o nei grandi giardini che vedo giungere la primavera – scriveva Fernando Pessoa – , ma nei rari alberi di una piccola piazza della città”.
La Pistoia che immagino non è soltanto cinta dalle grandi distese a verde dei vivai, ma accoglie il verde fin dentro le sue mura antiche. La capitale europea del vivaismo deve, cioè, fare un salto di qualità proponendosi come capitale europea del verde, valorizzando se stessa nella definizione di un sempre più fecondo rapporto tra la produzione delle piante, l’architettura del paesaggio, l’arte, l’arredo urbano, le politiche ambientali e la qualità della vita. Le eccellenze del vivaismo, le professionalità sviluppate nella produzione del verde e nell’architettura paesaggistica, devono trovare negli spazi pubblici, anche della città storica, la loro naturale vetrina.
La cura del verde pubblico deve essere, per Pistoia, una cifra distintiva, che la caratterizzi anche all’estero.
È questa la lievitazione di immagine di cui Pistoia ha bisogno, anche per aprirsi sempre di più a un turismo di qualità, senza snaturare se stessa e valorizzando ciò che già possiede, radicandosi nei suoi più autentici talenti, sia dal punto di vista economico-produttivo che storico, architettonico e ambientale: il vivaismo, l’arte ambientale, con l’importantissima collezione di Villa Celle, la città storica, con il suo caratteristico reticolo di vie e di piazze medievali, giardini segreti e aree verdi, la ricchezza e la bellezza del suo vasto territorio aperto, collinare e montano.
Naturart, trimestrale della Giorgio Tesi Group diffuso in circa 40 paesi esteri, si muove proprio in questa direzione: propone Pistoia, città d’arte e delle piante, come una delle città medie europee più belle, dinamiche e aperte al futuro.
Samuele Bertinelli
Sindaco Comune di Pistoia