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Le più belle chiese romaniche di Pistoia: l’itinerario delle chiese “zebrate”

Quali sono le più belle chiese romaniche a Pistoia? Scopriamo insieme un itinerario a loro dedicato e conosciamo ancora meglio una delle eccellenze del territorio pistoiese: il cromatismo romanico.

Le più belle chiese romaniche di Pistoia: l’itinerario delle chiese “zebrate”

chiese romaniche di pistoia san giovanni fuorcivitas
Chiesa di San Giovanni Fuorcivitas

Pistoia è una città ricchissima di storia e di monumenti sacri da una bellezza indescrivibile!

La nostra città è infatti famosa per il suo particolare stile romanico, giocato sui contrasti di bianco e verde dati dall’utilizzo del marmo o alberese e dal verde di Prato.

Continua nella lettura se vuoi conoscere il nostro itinerario dedicato alle chiese zebrate, questa magnifica testimonianza dell’arte romanica.

San Michele in Cioncio

Gran parte della compostezza di questa costruzione dalla composizione rigorosa è dovuta al fatto che i suoi interni sono disposti in un triplo cubo racchiuso da pareti quasi candide (schema). Un’estremità di questo cuboide è occupata da un’abside semi-circolare, mentre simmetricamente all’altra estremità c’è l’arco a timpano bicromatico dell’ingresso collocato nella facciata squadrata.

Nonostante la grande sobrietà della facciata, è tuttavia difficile credere che il frontone di mattoni con la sua finestra circolare facesse originariamente parte di un progetto così ragguardevole.

Non risultano testimonianze di perché o quando sia stato aggiunto. È possibile che San Michele, come Santa Maria in Borgo Strada, abbia subito un incendio? Se davvero così fosse stato, questo potrebbe giustificare la presenza, singolare sul frontale di queste chiese, della finestra circolare insieme alla bifora originaria.

Un errore “umano”

Sia che il frontone in mattoni sia un aggiunta successiva oppure no, ci vogliamo concentrare su un elemento che a prima vista ha dato anche a noi un poo’ di disagio. Sì, stiamo proprio parlando della finestra circolare sulla facciata. Se ci fai caso è completamente fuori asse! Come è possibile? Ora te lo spieghiamo subito.

L’idea che solo Dio potesse raggiungere la perfezione si era già radicata nel Medio Evo e tali “errori” venivano spesso inseriti intenzionalmente nelle chiese. Ecco spiegato il perché di questa asimmetria.

San Michele in Cioncio cromatismo romanico pistoiese

San Salvatore

Questa apprezzata facciata è opera del maestro fiorentino Buono di Bonaccolto che, stando alla lapide incassata nella colonna destra, nel 1270 ampliò l’ala ovest della chiesa e ne rifece la facciata.

La bifora trilobata sopra la porta principale d’ingresso conferma che si tratta di una facciata risalente al tardo periodo romanico. Bonaccolto per la realizzazione di questa facciata non ha seguito la tradizione di mettere in evidenza l’entrata con l’arco più elaborato, come in tutte le altre chiese di questo tipo, ma al contrario vi ha collocato un semplice arco di pietra fiancheggiato da più vistosi archi bicromatici. Forse pensava che la bifora sopra la porta avrebbe dato il giusto tono alla composizione. Indubbiamente la facciata conferisce grande dignità alla piazzetta sul suo lato est, attigua a via Tomba di Catilina.

Una piccola curiosità su questa chiesa. Sai che una sezione del muro nord di San Salvatore è realizzato con ciottoli di fiume? Questo sta a indicare che probabilmente il muro faceva parte dell’originaria chiesa preromanica.

san salvatore chiese romaniche a pistoia

Santa Maria in Borgo Strada

Come in San Salvatore, all’ingresso di Santa Maria in Borgo Strada (conosciuta anche come San Biagino) si accede dalla sua piccola piazza, uno spazio tranquillo che da sulla leggermente più grande e molto più frenetica piazzetta San Biagio, dalla quale si accede alla porta per gli uomini. Con il suo doppio arco bicromatico, di cui quello interno poggia sulla schiena di leoni che divorano la loro preda, e i suoi capitelli minuziosamente intagliati, questa chiesa si distingue per essere l’unica del gruppo, oltre a San Giovanni Fuorcivitas, ad avere la porta per gli uomini decorata più sontuosamente di quella frontale.

Fu eretta nel 1063 da un certo Guitterado. La sua facciata in marmo bianco da risalto al semplice arco bicromatico sopra la porta frontale.

Nel 1340 fu distrutta da un incendio, in seguito al quale la parte superiore della facciata fu ricostruita in mattoni, compromettendo così la sua semplicità. All’interno delle nostre stampe dedicate alle chiese zebrate di Pistoia abbiamo provato a ricostruire la chiesa di Santa Maria in Borgo Strada con la purezza estetica che l’ottica romanica avrebbe voluto.

santa maria in borgo strada cromatismo romanico pistoiese

Santa Maria Cavaliera: la chiesa romanica a Pistoia più nascosta

Senza ombra di dubbio, la chiesa di Santa Maria Cavaliera è la chiesa romanica più nascosta di Pistoia. Sai perché? Perché oggi c’è un bar al suo posto! Nel cuore del centro storico di Pistoia, proprio accanto al Comune, la Chiesa di Santa Maria Cavaliera se ne sta indisturbata dal XII secolo.

Se la sua facciata è pressoché spoglia, pur conservando la tipica “zebratura” romanica, oggi possiamo vedere parte della porta degli uomini con il suo arco bicromatico e l’abside di notevole fattura.

chiese a pistoia santa Maria Cavaliera

Sant’Andrea

La facciata è riccamente decorata da arcate cieche e losanghe, che donano a tutta quanta la struttura dinamismo e movimento. La ricchezza e la bellezza di questa chiesa romanica è conferita anche dalle decorazioni scultoree dell’architrave che raffigura il Viaggio e l’Adorazione dei Magi, realizzati da Gruamonte.

Chiesa SantAndrea Pistoia

 

San Bartolomeo in Pantano

Se stai per entrare in San Bartolomeo in Pantano, dovrai scendere per qualche gradino, come se stessi per accedere a un altro mondo. La sua facciata possiede una rara bellezza ed eleganza, grazie a cinque arcate bicromatiche sorrette da colonne.

Chiesa di San Bartolomeo a pistoiaportale chiesa san bartolomeo pistoia

 

San Pier Maggiore

Quando ci dirigiamo verso il Liceo Artistico di Pistoia, l’Istituto Policarpo Petrocchi, ci accorgiamo subito che, per arrivare a San Pier Maggiore, dobbiamo salire qualche gradino.

Questa notevole differenza di livello tra la strada e il livello della chiesa è naturalmente anche il motivo dei gradini che portano alla porta per gli uomini sulla fiancata laterale destra, che si raggiunge con una scala in stile barocco, probabilmente aggiunta nel 1640, durante uno degli innumerevoli rifacimenti della chiesa.

La facciata di San Pier Maggiore

La facciata fu probabilmente progettata dal lucchese Guidetto o perlomeno da qualcuno sotto la sua influenza. Essa è frutto di un ampliamento della vecchia chiesa, completato nel 1263. Le sue linee architettoniche principali sono una replica pressoché esatta di quelle delle chiese di Sant’Andrea e San Bartolomeo sopra descritte, ma si differenziano
da queste ultime soprattutto per le decorazioni scultoree intagliate con estrema finezza, che sembrerebbero attribuibili allo studio di Guido da Como. La ricercatezza dell’intaglio si nota soprattutto nel lavoro sull’architrave che ritrae Gesù che porge le chiavi a San Pietro, circondato dalla Vergine e dagli Apostoli, dove le figure sono intagliate in marmo bianco e incorniciate in archi su colonne di marmo verde.

Chiese romaniche a pistoia
Portale di San Pier Maggiore a Pistoia

 

San Zeno e il Campanile

Nessun altro luogo della città è altrettanto animato dalle strisce chiare e scure degli edifici che lo circondano come Piazza del Duomo!
Il caratteristico campanile, posto proprio nel cuore della città, è un simbolo di Pistoia, visibile sia provenendo dalle montagne che dalle direttrici di pianura. Costruito su progetto di Giovanni Pisano e fra’ Guglielmo di Pisa, è costituito da tre ordini di logge – con un certo debito di riconoscenza verso quelli della facciata della cattedrale di Pisa -, che hanno forti decorazioni bicromatiche e sono sormontati da una cuspide aggiunta nel 1576 e rimessa a nuovo nel XVII secolo.

La cattedrale di San Zeno, principale luogo di culto della nostra città, è di origine altomedievale. La facciata di questa cattedrale è stata costruita in stile romanico, con degli influssi stilistici pisano-lucchesi, come le chiese di San Bartolomeo e Sant’Andrea.

pistoia cattedrale s zeno
Cattedrale di San Zeno col suo campanile a Pistoia

 

 

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Oratorio di Sant’Antonio Abate: una chiesa romanica “travestita da bar”

Se la Chiesa di Santa Maria Cavaliera è piuttosto nascosta oggi, l’Oratorio di Sant’Antonio Abate si cela “in bella vista”. Infatti, il piccolo oratorio costruito nel 1334 è oggi un bar, lo storico Bar Valiani.

Nonostante sia stato sconsacrato alla fine del XVIII secolo e abbia subito varie trasformazioni da allora, ancora oggi è possibile ammirare all’interno dei magnifici affreschi risalenti al XIV secolo.

Nell’Oratorio di Sant’Antonio Abate, patrono degli animali, venivano portati anticamente capi di bestiame dalle campagne circostanti per essere benedetti. Pur stando immediatamente accanto a una delle più magnificenti chiese romaniche a Pistoia, l’Oratorio di Sant’Antonio Abate si distingue bene dalla vicina San Giovanni Fuorcivitas per il suo stile filo-gotico tanto in voga all’epoca della sua costruzione.

oratorio di santantonio abate chiese romaniche a pistoia

San Paolo: tra le chiese romaniche a Pistoia, la più goticheggiante

Concentrandosi sulla facciata di San Paolo, il monumentale portale, a cui si accede da un sagrato sopraelevato, domina la facciata ed è l’elemento che maggiormente enfatizza la sua verticalità. Il frontone e il rosone del portale sono una versione ridotta della facciata della chiesa con l’unica differenza che il frontone “in miniatura” è sostenuto da fasci di sottili colonne. Il senso di leggerezza dato dal portale è accresciuto dall’eccellente intricato intaglio dei capitelli delle colonne, dell’architrave, delle statue e delle modanature, conferendo all’insieme un gusto molto goticheggiante.

chiesa s paolo a pistoia

San Giovanni Fuorcivitas: una delle più maestose chiese romaniche a Pistoia

L’appassionato ammiratore dell’architettura italiana medievale John Ruskin (1819-1900) l’ha definita “…il più leggiadro e superbo pezzo, nel senso di frammento, di opera romanica del nord Italia…”.

La monumentalità di San Giovanni Fuorcivitas ci lascia sempre senza fiato non appena la vediamo. La sua ricchezza di particolari e, insieme, la sua leggerezza, ci fanno apprezzare ancora di più questo edificio di culto.

san giovanni fuorcivitas

 

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Battistero di San Giovanni in Corte a Pistoia

La liturgia battesimale richiedeva per i battisteri un modello architettonico diverso da quello per le chiese. Il Battistero di Pistoia a pianta ottagonale soddisfa pienamente questa richiesta.

Immediatamente di fronte alla Cattedrale di San Zeno, il monumento dedicato a San Giovanni Battista ci stupisce con tutti i suoi particolari e la ricchezza dei dettagli delle arcate!

il battistero di san giovanni in corte pistoia

Sei rimasto incantato dalle chiese romaniche a Pistoia? Sappi che nel nostro catalogo sono presenti le stampe dedicate alle chiese zebrate a un prezzo speciale. Acquistale ora e decora la tua casa o il tuo ufficio con uno dei più grandi vanti del territorio pistoiese.

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