Una stazione ferroviaria di Pistoia ben diversa da come siamo abituati a vederla oggi: qui siamo nel 1918 durante la 1° Guerra Mondiale.
1918, siamo in piena Prima Guerra Mondiale: tanti giovani pistoiesi sono al fronte ma la città è ugualmente viva e produce, visto che la San Giorgio è oramai il cuore pulsante industriale della città. Una grande fabbrica che sorge a poche centinaia di metri dalla stazione ferroviaria di Pistoia. Un’opera di ingegneria inaugurata nel 1851 e che serviva come collegamento con Prato (doveva essere ancora prolungata la Firenze-Viareggio a Montecatini Terme e Lucca), mentre poi successivamente divenne anche snodo per la Transappenninica “Porrettana”.
Lo scatto che vedete in questo articolo risale al 1918 e si nota subito una grande differenza rispetto ad adesso: una unica copertura che copriva i primi 5 binari, successivamente smantellata, che rendeva il luogo davvero suggestivo e richiamava la mente ad altre stazioni di grandi città che hanno lo stesso tipo di copertura. Una grande tettoia limitata ai binari che svolgevano servizio passeggeri (nella foto si vede un treno in partenza in direzione Firenze) mentre poi ce n’erano altri sette che servivano da scalo merci, con un enorme mole di lavoro come si può vedere in gran parte legato alle lavorazioni della vicina San Giorgio.
Ruotando lo sguardo appena fuori dallo scalo, si può vedere in primo piano il muro che delimita la zona con via Traversa della Vergine, mentre in alto si nota un panorama ben diverso da quello attuale. Di palazzi nemmeno l’ombra ma soltanto un grande spazio a servizio della stazione per la città e sullo sfondo la vegetazione intorno a quello che adesso è il Dopolavoro Ferrovieri. Pistoia è sempre stato uno snodo importante nei trasporti regionali ma come si evince dalla foto ancora più importante era il suo ruolo per quanto concerne le merci ed il trasporto su rotaia di materie prime.
PER SAPERNE DI PIU’
Come si espandeva a Pistoia la San Giorgio
Pistoia Com’era è un gruppo nato su Facebook per far conoscere, anche ai più giovani, soprattutto attraverso le fotografie le meraviglie della nostra città e come Pistoia è cambiata da fine Ottocento ad oggi. Ogni giorno sempre spunti nuovi mettendo in evidenza una Pistoia che non esiste più: non una operazione-nostalgia, ma semplicemente valorizzare quello che Pistoia è stata. E’ così che è nata la collaborazione fra il gruppo e Discover Pistoia.