Da cogliere al volo!
Ve la propongo allo scoccare dell’avvio della stagione di primavera: il 21 e 22 marzo a Borgo a Buggiano. E già questo è un buon inizio. Potete confrontarvi contemporaneamente con la nobilità e con il popolo. Passare dall’uno all’altro a piacimento. Come? Approfittando di due eventi: uno straordinario, l’altro ricorrente: l’apertura speciale di Villa Bellavista in occasione delle Giornate F.A.I. e la storica Fiera in Selva.
A Villa Bellavista potrete fare conoscenza con Fabio Feroni, il proprietario della villa. No. Non di persona. Attraverso un ritratto che si fece fare dal migliore degli artisti barocchi fiorentini della fine del Seicento: Pier Dandini. E’ una specie di selfie che lo immortala in un momento vincente della sua vita quando, nel 1683, giovane guerriero con elmo piumato e mantello rosso, aveva partecipato alla difesa di Vienna, assediata dai turchi. Ma il signore non si limitava a far l’eroe in guerra. Provate a cercare le due alcove gemelle a piano terra. Fra ori e stucchi di pregiatissima qualità -sempre il meglio dell’arte dell’epoca naturalmente- entrerete in un gioco di illusione e malizia amorosa da far invidia alle nostrane “50 sfumature”.
Più semplice l’atmosfera all’esterno, qualche centinaio di metri più in là, nel pratone della chiesa di Santa Maria con la tradizionale Fiera in Selva: piante, fiori e alberi da frutto, bancarelle e tante ghiottonerie locali e non. Popolare certo, ma assai antica: almeno dal 1367.
Cosa c’è di meglio, nel primo vero weekend di primavera, che immergersi per un po’ nel mondo della aristocrazia e della bellezza e poi, prosaicamente, gustarsi un bel bombolone caldissimo?
Tania Pasquinelli
Ho studiato storia. E siccome la storia è fatta di persone e di luoghi sono andata per un po’ in giro per il mondo per conoscere gli uni e gli altri. Ma la Toscana, la regione dove sono nata, resta la mia più grande fonte di energia. Appassionata di cinema, musica dal vivo e teatro (anche quello nel quale mi metto direttamente alla prova di persona e sui cui risultati non garantisco) per rilassarmi scelgo il mare, le colazioni abbondanti e le fusa della mia gatta nera.
Guardare con gli occhi degli altri. Se c’è una cosa che ho imparato è che lo sguardo altrui coglie dettagli a noi celati. Quello che vorrei proporre è esattamente questo: guardare con occhi nuovi e riappropriarsi del bello che ci circonda. Raccontare Pistoia, in particolare la Valdinievole, e le sue infinite sfumature obbliga a questo impegno. Perché di impegno si tratta. Che, mi auguro, possa contribuire ad amarle di più e a proporle come la scoperta migliore da fare per chi sceglie di trattarsi bene.