A quasi 20 anni da “Un segno plastico”, mostra dedicata all’opera di Corrado Zanzotto dall’allora Centro di Documentazione dell’Arte Moderna e Contemporanea Pistoiese e a 120 anni dalla sua nascita, Montecatini Terme, nell’ambito delle iniziative organizzate dal Mo.C.A-Montecatini Contemporary Art ha ritenuto opportuno ricordare la figura, piuttosto originale, di questo artista veneto di nascita e toscano di adozione. Questa mostra precederà quella che poi accompagnerà cittadini ed ospiti fino alle festività di fine 2023, legata ad altro importante anniversario, quello dei 150 anni dalla nascita di Galileo Chini, artista che ha indubbiamente lasciato nella cittadina termale una grande impronta.
Nato a Pieve di Soligo nel 1903, Zanzotto si trasferì tre anni dopo a Pistoia, dove crebbe in compagnia dell’amico Pietro Bugiani con cui frequentò la Scuola d’Arte per poi trasferirsi a Milano dove studiò alla Scuola Libera del nudo. Soggiornò più volte sia a Roma, dove frequentò l’Accademia di Belle Arti, sia a Venezia, di cui si innamorò perdutamente ritraendola in apprezzate e celebri tempere-acquerello. Zanzotto appartiene alla Scuola Pistoiese, movimento artistico animato da personalità del rango di Agostini, Cappellini e Mariotti; sostanzialmente, il gruppo riscrive la storia dell’Arte degli anni Venti, Trenta e Quaranta ispirandosi ai Maestri toscani del Trecento e Quattrocento. Fra i suoi maestri pure Michelucci, che lo incoraggiò a cimentarsi nella scultura ove appariva più sicuro che nella pittura, scultura che certamente predilesse fino al suo ritorno a Pistoia al termine della Seconda Guerra Mondiale. Più recentemente rispetto ad altre mostre tenute sia nella montagna pistoiese che nella città natale, nell’ottobre 2019 l’opera di Zanzotto è stata posta all’attenzione generale da un articolo a piena pagina che l’attuale Sottosegretario di Stato alla Cultura, Vittorio Sgarbi, scrisse su “Il Giornale”.
Il legame fra Corrado Zanzotto e la città è di lontana origine e rimanda agli anni Trenta.
Nel 1935 la scultura “il Cireneo”, una testa di donna dal nome “La Ragazza col cappello” ed alcuni disegni, vennero esposti alla V Mostra d’Arte del Sindacato Fascista di Belle Arti, alle Terme Tamerici, mentre nel 1938 l’artista partecipò alla VI Mostra del Sindacato Fascista di Belle Arti al Palazzo Littorio esponendo tre gessi: Cesarone, Bimbo e Maschera in bronzo. La decisione di organizzare un ricordo pubblico a lui dedicato segue la recente acquisizione alla collezione permanente del Montecatini Contemporary Art di Figure femminili, un acquerello e pastello su carta risalente al 1952.
Questo importante ingresso rientra in un panorama di acquisizioni mirate ad incrementare in prestigio il profilo culturale della Galleria che, dunque, si lega con il territorio e con importanti personalità della storia dell’arte italiana riconosciute a livello nazionale ed internazionale.
La nostra Galleria, oltre all’acquerello sopra richiamato, detiene anche una pregevole testina in bronzo del 1935, Ritratto di giovane ragazza con cappellino. Si può ragionevolmente affermare che Zanzotto, pur nel suo essere toscano di adozione e non per sangue, riesce ad essere vero elemento identitario della cultura della nostra provincia, collante che unisce più e meglio di altri Montagna Pistoiese, capoluogo e Montecatini Terme. L’allestimento che stiamo organizzando vuol dare evidenza della qualità del lavoro di Zanzotto nella scultura, nel disegno, nella pittura, assumendo una dimensione che vada oltre il significato o il valore della singola opera: questo lo riusciremo a fare grazie alla grande disponibilità che molti collezionisti privati hanno dimostrato verso questa nostra intuizione, supportata anche dalla efficace e costante collaborazione di Marilena Zeni che al Maestro dedicò il libro “Corrado Zanzotto l’artista figlio del re” e che negli scorsi anni è stata protagonista di più iniziative tese a tenerne viva la memoria.
Testo Alessandro Sartoni