Lei è arrivato in questa azienda nel lontano 2007 e insieme alla famiglia Tesi, con programmazione e investimenti mirati, siete riusciti a farla crescere fino a diventare uno dei principali player europei del settore. Ci racconta cosa avete fatto?
Sono passati ben 16 anni da quando sono arrivato in questa azienda, che conoscevo per il mio precedente impiego e che già a quel tempo era in grande crescita. Ricordo che mi presi un paio di mesi di tempo per capire bene la situazione dall’interno e poi confrontandomi soprattutto con Fabrizio per il suo ruolo di legale rappresentante, ma anche con Romeo, Tiziano e Claudio ci siamo messi al lavoro realizzando nel 2008 il primo dei due piani industriali triennali con l’obiettivo di una crescita globale a 360° dell’azienda
Si è trattato di un lavoro di squadra, con l’obiettivo di dare all’azienda una connotazione molto più ampia e complessa. E’ stato sistemato il vecchio podere ed abbiamo creato spazi direzionali, logistici, amministrativi e commerciali potenziando gli investimenti per allargare alcuni fattori della produzione che non dovevano essere compressi su Pistoia. Nel primo triennio, quindi, sono stati fatti importanti investimenti nell’ottica della riorganizzazione aziendale e dell’acquisizione di una serie di centri di produzione situati nel Centro Nord Italia. Da qualche anno era già stato acquisito quello di Piadena nelle province di Cremona e Mantova, un vivaio già esistente di 130 ettari coltivato ad alberature ornamentali. A seguire è stata la volta di San Benedetto del Tronto, nel cuore di uno dei distretti vivaistici italiani più importanti per la produzione di piante mediterranee, determinante sia per la felice posizione logistica che in ottica di sinergie con la filiera produttiva locale. Dopo è stata la volta di Orbetello, situato lungo l’Aurelia, un vero e proprio show room all’aperto della produzione aziendale e infine dell’ azienda vivaistica Il Terzo Roselle Grosseto, centro di produzione unico nel suo genere per caratteristiche del luogo e del microclima e per i suoi quasi 100 ettari di estensione.
uno dei piazzali di carico
Alla fine di queste operazioni sono serviti i successivi tre anni per portare a regime questi centri di produzione. Dipendenti e collaboratori sono passati da 100 a oltre 250 e la superfice coltivata da 120 a oltre 500 ettari.
Nel corso degli anni l’azienda è cresciuta molto da tutti i punti di vista seguendo una strada che l’ha portata a diventare una vera e propria industria green, ma sempre mostrando una grande attenzione alla sostenibilità, al rispetto per l’ambiente e anche alla valorizzazione territoriale. Un percorso che ha portato anche ad una valorizzazione esponenziale del brand. Cosa ci dice a questo proposito?
Cosa vogliamo fare per arrivare al massimo? Dove ci vogliamo posizionare? Cercando di rispondere, con le nostre azioni, a queste domande, abbiamo iniziato una riorganizzazione aziendale complessiva che si è poi dimostrata indispensabile nel processo di crescita esponenziale intrapreso: abbiamo lavorato sulla struttura piramidale, sulle funzioni, sulle competenze e sulla riorganizzazione degli uffici in modo da ottimizzare sotto tutti i punti di vista, tutte le attività.
Per quanto riguarda la sostenibilità, devo dire che quando sono arrivato in azienda erano già state messe in atto delle innovazioni molto importanti come ad esempio l’ottenimento nel 2001, prima azienda in Italia in questo settore, della certificazione 9001 a cui poi ne sono seguite altre come la 14001, la EMAS (ancora una volta i primi in Italia nel settore ad ottenerla) e la MPS. In seguito, ci siamo certificati Vivai Fiori e poi anche Global Gap, tutte importanti certificazioni di processo e ambientali
Oltre all’attenzione verso tutti i processi di certificazione e al sostegno alle attività produttive, come azienda abbiamo sposato la filosofia della valorizzazione e della promozione del territorio, dell’azienda e di conseguenza dei nostri prodotti e per questo sono state fatte una serie di operazioni importantissime per aumentare il valore aggiunto delle nostre piante rispetto a quelle della concorrenza.
Nel settore del sociale, nel 2009 è stata costituita la Fondazione Giorgio Tesi, un progetto voluto e sostenuto dalla famiglia Tesi in ricordo di Giorgio, del figlio Franco e del fratello Tullio per aiutare le persone più disagiate e più deboli e supportare le iniziative dirette ai giovani, al mondo della scuola e alla ricerca.
panoramica del centro di produzione di Roselle (Grosseto)
Grazie al lavoro dell’ufficio marketing e comunicazione e alla nascita di una società editrice che da anni realizza il periodico bilingue NATURART, il mensile free press DISCOVER PISTOIA e collane di libri d’arte e per bambini ci siamo fatti motore di iniziative e progetti a sostegno dell’arte, della cultura e della promozione e valorizzazione del nostro territorio.
Significative anche le collaborazioni con il mondo sportivo, con la sponsorizzazione come title sponsor del Pistoia Basket 2000 con le due storiche promozioni in serie A1 e poi con il progetto Giorgio Tesi Junior – voluto per dare sostegno alle società sportive giovanili del nostro territorio.
Grazie a tutto questo lavoro e alle iniziative connesse, oggi – a differenza di ieri – Giorgio Tesi Group a livello di ridondanza del nome è uno dei marchi più conosciuti in Italia nel settore del vivaismo, segno che queste attività che sono state realizzate hanno pienamente svolto il loro compito.
Con quali strategie guarda al presente e al futuro una grande azienda come Giorgio Tesi Group?
Oggi il passaggio fondamentale a cui stiamo lavorando è migliorare la conoscenza di tutti i settori aziendali: infatti vogliamo continuare nel processo di industrializzazione conoscendo sempre meglio le dinamiche aziendali attraverso anche l’innovazione tecnologica. Dopo un’attenta analisi, rispondendo alle nuove esigenze di mercato abbiamo anche creato una piattaforma e-commerce business-to-business, ovvero uno spazio commerciale in cui scambiare prodotti, servizi o informazioni con altre aziende e quindi in grado di creare sinergie molto importanti non solo per noi ma per tutto il comparto vivaistico.
Contemporaneamente stiamo continuando nella direzione degli investimenti che danno redditività all’azienda, e una delle ultime operazioni concluse ci ha dato la possibilità di poter raddoppiare la nostra piattaforma logistica dotandola di nuove e preziose tecnologie.
Naturart Village
Resta sempre vivo anche il percorso sulla direzione dei nuovi investimenti/acquisizioni anche al fine di migliorare e completare dell’offerta commerciale e la recente acquisizione di Franchi Bonsai – azienda da anni punto di riferimento a livello nazionale e internazionale nella produzione e nella commercializzazione di bonsai – ne è l’esempio perfetto.
Durante questo percorso di crescita costante, la nostra azienda è stata la prima del settore vivaistico e la prima società semplice ad entrare di far parte di Elite, il programma di Borsa Italiana per la formazione e il tutoring delle imprese che vogliono intraprendere un percorso di sviluppo organizzativo e manageriale, fattore molto importante anche perché siamo in compagnia di circa 1400 aziende corporate con le quali è possibile stringere sinergie e dalle quali possiamo imparare molto. Infine, da poco è iniziata la costruzione del NATURART VILLAGE, un luogo fisico capace di condensare tutti i valori espressi in 50 anni di attività e che ospiterà un parco, un moderno show room aziendale aperto a tutti, aree convegni, espositive e multimediali che unirà la tradizione del vivaismo pistoiese a un’area food in grado di valorizzare le eccellenze gastronomiche espresse dal territorio.