Negli spazi di Studio38, la personale dell’artista pistoiese Elena Marini.
In corso Amendola si trova una piccola galleria d’arte, aperta ad ottobre del 2013 all’interno di uno dei palazzi più antichi di Pistoia, a due passi dal centro storico della città. Lo spazio è dedicato alle nuove tendenze della pittura, scultura, grafica e fotografia di artisti della scena emergente nazionale e internazionale, offrendo opportunità di valorizzazione, con sguardo attento anche agli artisti che hanno caratterizzato la scena artistica di Pistoia. STUDIO38 è una galleria dinamica che si propone di realizzare eventi culturali e live performance al fine di stimolare l’incontro e la comunicazione fra differenti ambiti artistici, e di contribuire alla crescita della conoscenza artistica e culturale della città in cui vive.
“La lotta poetica continua” è il titolo della nuova personale di Elena Marini (dal 7 ottobre all’11 novembre) ospitata da STUDIO38. Nata a Pistoia il 19 luglio 1975, Elena Marini è artista, poeta visivo, costantemente impegnata in una forma di guerriglia creativa e resistenza poetica.
Note le sue collaborazioni con artisti come Sarenco, Eugenio Miccini, Vanessa Beecroft, Tom Sachs, Jean-François Bauret, Daniel Druet, Uwe Ommer.
I suoi spot sono diapositive che scandagliano la società, in un processo continuo di svelamento per mostrare l’assurdo e spesso l’osceno.
L’artista affronta il tema della critica ai falsi miti della società contemporanea, una società che è ormai appariscente, consumistica, dove il ingolo si mischia alla massa e perde la propria identità.
Nell’anno della morte di Sarenco, tra i capisaldi del movimento che nacque negli anni ’60, la pistoiese Elena Marini porta avanti un pensiero comune al grande artista carico di sovversione con una chiara e ferma dichiarazione: la lotta poetica continua, una denuncia e derisione degli aspetti più grotteschi e decadenti della società. Circondati da presunti modelli di stili di vita fuorvianti e dissociativi, l’opera vuole richiamare l’attenzione del visitatore su ciò che la società è diventata.
L’invito che rivolge l’artista è di prendere coscienza dello stato attuale del mondo in cui viviamo, di aprire gli occhi e decidere se perdurare con spirito sonnolento o cominciare ad operare una rivoluzione di coscienze: “Ready for revolution? Sì”.
La mostra sarà visitabile fino all’11 novembre, dal martedì al sabato con orario 16.00 – 19.30