Trasformare Pistoia e Prato nella “Green Valley” italiana, puntando sulle best practice dell’economia verde per lo sviluppo competitivo di entrambe le province. È il progetto varato dalla Confcommercio territoriale, frutto della collaborazione con la Think Tank Strategique, basata all’Università di Harvard e guidata dal professor Fernando G. Alberti.
L’idea si colloca all’interno del Piano Strategico di competitività per le province di Pistoia e Prato sviluppato dall’Associazione.
Un lavoro lungo – circa 7 mesi di ricerca ed elaborazione – per evidenziare i punti di forza e marcare gli aspetti vulnerabili, con la prospettiva di trovare un denominatore comune: il lato green, che caratterizza entrambi i territori. Così il team di ricerca ha analizzato più di 10 anni di dati concernenti le performance economiche e sociali, puntando con decisione sul patrimonio naturalistico pistoiese e sulla forza dell’economica circolare pratese.
Il risultato è la proposta di un brand – “The green Valley” – e di un percorso che viene, ormai da qualche mese, condiviso con tutti gli stakeholder del territorio per essere concretizzato. Un fil rouge che, enfatizzando la dimensione del benessere verde e generando sinergie su questo tema, promette di presentare le due province come un unico hub green su scala globale, determinando una spinta propulsiva nuova per il turismo e il commercio.
Gianluca Spampani, Presidente di Confcommercio Pistoia e Prato
La costruzione del posizionamento atteso passa attraverso cinque macro priorità strategiche, consistenti nell’indicazioni di obiettivi, stakeholder di riferimento, linee d’azione e priorità d’intervento.
La prima è quella che richiede di valorizzare il patrimonio naturalistico per affermarsi nel mondo come una destinazione turistica green nel suo senso più ampio, quello dell’ecosostenibilità.
La seconda suggerisce di supportare l’innovazione e lo sviluppo green e phygital del commercio di prossimità e digitale. La terza, invece, si concentra sulla necessità di migliorare la riconoscibilità locale e internazionale dell’offerta enogastronomica nel commercio.
La quarta linea strategica richiede di contribuire allo sviluppo sostenibile e digitale del cluster tessile e dell’abbigliamento, mentre l’ultima indica come sia necessario stimolare la collaborazione con il cluster del florovivaismo. Traiettorie, queste ultime, che esprimono e richiedono un grado di condivisione ulteriore, non rappresentando settori sui quali si posiziona l’azione di Confcommercio.
Traiettorie che, intersecandosi con esperienze molteplici ed approcci manageriali, promettono di ridisegnare la competitività dei nostri territori.
Fernando G. Alberti, Direttore.
Strategique: “Costruire un processo di identità green sul territorio significa agire su un elemento che ad oggi risiede nel sentire di molti, ma non è formalmente esplicitato. Non sono così frequenti i casi in cui un’identità di territorio emerga in maniera così netta dal basso: è un tratto comune, trasversale ai cluster su cui il territorio eccelle, che va senza dubbio valorizzato.
Come? Costruendo un forte posizionamento competitivo, distinto rispetto alle zone circostanti”.
“Fare dei nostri territori un ecosistema green – osserva Gianluca Spampani, presidente di Confcommercio Pistoia- Prato – significa scegliere di migliorare la qualità della vita delle generazioni presenti e future con modelli di sviluppo sempre più sostenibili. In un territorio come quello pistoiese, il verde diventa motivo di attrazione turistica di grande impatto, se inserito nel percorso giusto. A Prato invece, l’economia circolare è un mantra tangibile, che richiede di essere valorizzato ulteriormente. Mettendo a sistema questi punti di forza il traguardo non appare così lontano: tramite un percorso di sinergie possiamo sviluppare le notevoli potenzialità già esistenti”.
Tiziano Tempestini, Direttore Generale dell’associazione
Tiziano Tempestini, direttore Confcommercio Pistoia-Prato: “Questa proposta rappresenti un cambio di traiettoria che mira a valorizzare al massimo le peculiarità dei nostri territori.
La costruzione di un brand Green Valley nasce da un dato incontrovertibile: Pistoia e Prato hanno un’identità storica profondamente radicata nel loro patrimonio verde e improntata sui valori della sostenibilità, dell’ecologia e della circolarità. Si è aperta una strada che intendiamo percorrere insieme a tutti i portatori d’interesse. Noi stiamo giocando un ruolo da pivot, agendo sempre sotto una stella polare nitida: il benessere delle nostre collettività”.