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Habemus Viburnum

 

                                                       Viburnum plicatum ‘Newport’

Il genere Viburnum, originario dell’Asia e dell’Europa, offre una vasta gamma di usi per il giardino e per i parchi, con piccoli alberi fino a 6 m, grandi arbusti da 2,5 a 3,5 m, arbusti medi da 1 a 2 m e piccoli arbusti da 50 cm, oltre a specie e varietà con fioriture molto profumate, con fragranze deliziose e durature, in particolare le specie e varietà carlesii, burkwoodii, carlcephalum e farreri. Il genere Viburnum, inoltre, mostra un’eccezionale fruttificazione decorativa, che inizia molto presto in estate e continua per tutta la stagione. Le tante specie e varietà di Viburni hanno quindi caratteristiche differenti, tanto che a seconda della specie di appartenenza alcune sono di colore differenti, sempreverdi o decidue, alcune hanno foglie lisce e altre rugose e ce ne sono sia che producono bacche che no e sono facilmente coltivabili visto che se ne conoscono le malattie e i parassiti (macchia batterica, phytohthora, crown-gal, thrips, ecc.).

Con alcune eccezioni, la maggior parte dei Viburni si adatta facilmente ai climi temperati dell’emisfero settentrionale. Alcune specie tollerano condizioni di freddo estremo, un po’ meno il caldo eccessivo, e molte hanno difficoltà con la siccità prolungata. Tuttavia, è possibile coltivare alcune varietà di Viburnum con una forte esposizione al sole, a condizione che siano annaffiate abbondantemente in estate. Le specie e varietà sempreverdi sono quelle meno resistenti al freddo estremo, ma che sono tollerano maggiormente il gran caldo e la siccità, non molto prolungata. Le specie e le varietà decidue sono le più resistenti a temperature rigide e possono tollerare il caldo se ben irrigate, ma una siccità prolungata è fatale. Per proteggersi dal freddo, le varietà sempreverdi possono perdere le loro foglie e diventare semi-verdi o temporaneamente decidue.

                                                                                             Andrè Gayraud

Stampato in 4 lingue – italiano, francese, inglese e tedesco – il libro, 208 pagine a colori in carta patinata è la seconda monografia, dopo quella dedicata al Cornus, dell’esperto autore francese per Giorgio Tesi Editrice. Si tratta di un volume molto bello, ricco di foto e di particolari tecnici interessanti, che descrive 342 taxa di viburno, ognuna con caratteristiche particolari.

La mia passione per i viburni – queste le parole di Andrè Gayraud – è legata alle peculiarità uniche di questo genere, che è l’unico che permette di avere una specie o varietà in fiore nel giardino durante tutti i 12 mesi dell’anno, anche in inverno sotto la neve (è praticamente l’unico genere con questa capacità). Inoltre offre arbusti sia sempreverdi che decidui con colori autunnali abbaglianti, ha una gamma molto ampia di frutti colorati, con frutti verdi, blu, rosa, rossi, viola e neri che aggiungono ulteriore decorazione dalla fine dell’estate alla fine dell’inverno, offrendo una fioritura spettacolare con fiori bianchi o rosa, a palla, piatti o a pannocchia per tutta la stagione.

                           Viburnum plicatum, accanto Viburnum dilatatum ‘Erie’

In passato, alcune specie e varietà di Viburnum, in quantità limitate, hanno abbellito i giardini d’Europa. Soprattutto le specie: lantana, tinus, davidii, farreri e plicatum, ciascuna in diverse varietà. Oggi, non esistono libri in Europa che descrivono il Viburnum. La conoscenza limitata di questo genere, soprattutto delle specie e delle varietà originarie del Nord America e dell’Himalaya, molto resistenti alle temperature più rigide e al caldo estremo, ha portato a un mancato sviluppo botanico dei Viburni nei giardini. Il genere Viburnum è una delle specie meglio adattate al cambiamento climatico.

Testo a cura della Redazione

Foto Andrè Gayraudarchivio Giorgio Tesi Editrice

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