Un percorso…da favola.
L’area dei “Colletti di Veneri”, fra le province di Pistoia e Lucca, offre al visitatore curioso la possibilità di percorrere un itinerario ricco di interessi storici, paesaggistici e naturalistici; attraversando una campagna dai tradizionali connotati valdinievolini, ci si addentra in pregevoli boschi di latifoglie con torrenti ricchi di vegetazione ripariale.
Qui si incontrano anche i resti della Strada Maestra Postale Lucchese, antica arteria stradale di collegamento tra il Ducato di Lucca e quello di Toscana che affonda le radici nell’epoca medioevale e il cui tracciato potrebbe coincidere con l’antica strada romana Cassia Clodia.
Nelle vicinanze di San Martino in Colle c’è poi una grande quercia monumentale, risalente forse al 1400, dalle dimensioni veramente imponenti; è alta 24 metri, con una circonferenza del tronco di 4,5 metri ed una chioma di oltre 40 metri di diametro.
La suggestione di questo patriarca arboreo è tale da aver dato vita a due diverse leggende: è conosciuta come la “quercia delle streghe”, ma è anche nota come la “quercia di Pinocchio”, perchè da essa avrebbe tratto spunto Carlo Collodi nello scrivere le avventure del burattino.
Si narra che questa pianta fosse il punto di ritrovo per le streghe che erano solite fare i loro riti e danzare sopra i rami; per questo la quercia avrebbe una forma schiacciata, con le ramificazioni che in modo inusuale si sviluppano quasi orizzontalmente.
Ma sarebbe anche la “quercia grande” dove Pinocchio venne impiccato dagli assassini che volevano rubargli le monete d’oro e vicino alla quale poi il burattino incontrò il Gatto e la Volpe, che lo convinsero a sotterrare i denari nel Campo dei Miracoli.
A questo punto non resta che partire, magari approfittando della visita con una guida esperta che il Centro RDP Padule di Fucecchio organizza per domenica 5 luglio; info tel. 0573/84540, e-mail fucecchio@zoneumidetoscane.it, pagine web www.paduledifucecchio.eu.
Enrico Zarri – Centro R.D.P. Padule di Fucecchio
Foto: Andrea Innocenti (Quercia)
Massimo Taddei (Picchio verde)