Al residence Artemura, in scena immagini suggestive di un tempo che fu.
L’incanto di scoprire una Pistoia d’altri tempi – è proprio il caso di dirlo – attraverso foto, cartoline, disegni e dipinti raccolti dal collezionista pistoiese Paolo Bresci, nella mostra “Pistoia com’era”. Visitabile fino a martedì 24 maggio all’interno delle sale del residence Artemura. Una preziosa occasione per vedere la città con altri occhi, gli occhi del passato.
Ed è proprio quello che il Centro Guide Turismo Pistoia, in collaborazione con Bresci, appunto, ha proposto anche con evento a corollario della mostra. La proiezione su un grande schermo delle riproduzioni di cartoline e foto della città, anch’esse appartenenti al collezionista pistoiese, risalenti prevalentemente alla fine dell’ottocento e agli inizi del novecento.
Davvero un tuffo nel passato che, scatto dopo scatto, – insieme alle preziose spiegazioni del personale del Centro Guide Turismo – ricostruisce tutti i volti assunti dalle vie e dalle piazze di Pistoia, insieme ai suoi principali monumenti, nel corso dei secoli.
Ed è così che, durante la proiezione “Il volto di Pistoia nelle cartoline e foto d’epoca”, i pistoiesi presenti alla serata hanno avuto modo di scoprire, o riscoprire, un centro storico molto diverso da come siamo abituati a conoscerlo.
Una piazza del Duomo che ha cambiato faccia svariate volte, con il suo bel campanile che attraverso vari restauri è stato svestito e rivestito dall’intonaco, fino ad assumere – alla metà degli anni ’90 attraverso l’ultimo restauro – la sua veste attuale. E ancora la Loggia della Montata. Costruzione edificata negli anni ’30 del XIV secolo di fianco al campanile, lungo il lato esterno della cattedrale di San Zeno. Loggia che richiama alla mente quella ben più nota dei Lanzi, in piazza della Signoria a Firenze, e che a Pistoia, per secoli, ospitò rappresentazioni teatrali. Fino alla sua distruzione nel 1772. Ma anche un Palazzo dei Vescovi che, per oltre un secolo, trasformato in edificio civile, ospitò una trentina di appartamenti. Fino a una curiosità sulle due statue di San Jacopo, patrono di Pistoia, e San Zeno. Oggi poste sul tetto dell’omonima cattedrale, fino al 1910 si trovavano in realtà ben più in basso. Sul porticato che copre l’ingresso alla chiesa, in corrispondenza delle due porte di accesso alle cappelle del santo patrono della città, e del santo a cui è dedicata la cattedrale.
Il prossimo appuntamento per scoprire altri segreti della città è martedì 24 maggio, al residence Artemura, con inizio delle proiezioni alle ore 21. Al centro della serata, “Le mura di Pistoia nelle cartoline e foto d’epoca”. Decine e decine di immagini delle antiche mura della città, dei bastioni, come quello conosciuto come Cervo Bianco, e delle quattro porte di accesso alla città, parzialmente abbattute all’inizio del ‘900 per permettere più rapidi e comodi collegamento tra il centro cittadino, le campagne, la stazione ferroviaria e le nuove realtà industriali come le officine San Giorgio del 1906.
Il ritrovo è previsto alle 20.50. Il costo della serata è di 5 euro a persona, e a metà della proiezione – della durata complessiva di due ore – sarà offerto dalla direzione di Artemura un piccolo buffet. Con l’occasione, nelle sale del Residence Artemura resterà visitabile fino al 24 maggio la mostra fotografica della collezione di Paolo Bresci, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.
Per partecipare alla serata di martedì 24, la prenotazione è obbligatoria al 335/7116713, o con una mail a centroguide.pistoia@gmail.com.
Valentina Vettori
Mi chiamo Valentina Vettori e sono nata a Pistoia il 18 marzo 1990. Dopo essermi diplomata al liceo scientifico, ho conseguito la laurea triennale in Scienze della comunicazione all’Università di Firenze per poi trasferirmi a Genova. Città in cui ho vissuto due anni e mezzo e dove mi sono laureata in Informazione ed editoria, dopo aver frequentato il corso di Giornalismo culturale. Nella città ligure ho mosso i miei primi passi nel mondo del lavoro scrivendo per l’Agenzia regionale per la promozione turistica. Nel 2015 sono tornata a Pistoia e ho cominciato a collaborare con il quotidiano Il Tirreno. Amo i viaggi, i cani, la filosofia, i tramonti al mare e la cucina toscana, ma non chiedetemi di cucinare, non ne sono capace.