La nuova tappa della rubrica eno-gastronomica curata da Gek Galanda, inviato speciale a “La Toscana in Bocca”
Non sarò certo io a dover spiegare ai pistoiesi che cos’è la manifestazione “La Toscana in Bocca” che, giunta appena alla seconda edizione, è già considerata in città come un appuntamento annuale da non perdere. Il mio blog è però destinato a far conoscere ciò che abbiamo di sfizioso in città, e questa mi sembra un’occasione imperdibile!
Location perfetta e suggestiva: siamo nella Cattedrale Laica nei pressi della Biblioteca San Giorgio e della stazione ferroviaria. Lo spazio espositivo è allestito a mo’ di mercato rionale e sebbene l’affluenza sia davvero elevata ci si districa facilmente tra i vari stand. Buona l’idea di poter convertire gli € in “bocche” (gettoni di diverso valore in base al colore) che evita il formarsi di lunghe file per pagare ai singoli banchi.
Ma insomma, cosa siamo venuti qui a fare? Beh, il nome lascia pochi dubbi: qui si discute di alimentazione, si apprendono trucchi culinari, si gareggia all’ultimo colpo di trippa alla fiorentina, ma soprattutto… si mangia. E si mangia bene. Ci troviamo di fronte alla “creme de la creme” dei cuochi pistoiesi che son qui riuniti ad offrire il loro meglio in sole 2 pietanze per ciascun ristorante che rappresentano.
Dei veri pistoleri (o farei meglio a dire “mestoleri”), con a testa 2 soli colpi in canna, per colpirvi dritto al vostro palato.
Per darvi un’idea, si spazia dalle cruditè di pesce e crostacei, alla tradizione delle zuppe o del peposo passando per il maialino con le mele, tutto rigorosamente in stile toscano.
Ora citare ogni pietanza sarebbe impossibile per il semplice motivo che nonostante mi sia messo d’impegno, tutte non sono riuscito ad assaggiarle, ma vi assicuro che l’ingrediente in più che potete trovare qua è il contatto umano con chi generalmente non vedete quando vi sedete al ristorante. La cura che gli chef mettono nell’impiattare dona un’esperienza nuova così come raccontare la scuola, l’impegno, lo studio e il tempo che ciascuno ha dedicato a ciò che vi propone è davvero un qualcosa di unico. Il comune denominatore dell’evento mi sembra di aver intuito sia la qualità del cibo e del bere perché la rassegna oltretutto continua con enoteche, birrificio artigianale, prodotti del forno, pasticceria e gelati e dovunque si vada non si sbaglia!
Ormai per il prossimo anno, ma… non dimenticate di segnarvelo sull’agenda.
Buon appetito
Giacomo Gek Galanda