Fino al 1° ottobre dalle 16 alle 19.30 o su appuntamento è visitabile la mostra dal titolo “doppelgänger”.
La nuova stagione delle esposizioni della galleria d’arte Studio 38 di Corso Amendola a Pistoia si apre con una visione legata alla dualità insita nell’uomo ed alle immagini astratte di Elena Marini.
Un vero e proprio collages forzato che porta a foto di immediato effetto ed impatto per fornire, nelle idee dell’artista, una denuncia schietta e radicale della società moderna fra gradi di ipocrisia, misticismo e pornografia. Per l’artista vita e opera coincidono, con grande coraggio e fermezza d’ intenti, in continuità con quella poesia visiva legata ad una visione estetica politicamente scorretta e sovversiva.
Questo è quello che scrive Sarenco in una delle due introduzioni al catalogo della mostra, che sarà presente in galleria: “I collages della Marini provano che la ‘poesia visiva’ non è ancora morta e defunta, come spesso dicono i corvi dell’arte, quelli sempre pronti ad inneggiare a qualsiasi ‘connerie’ nuovista che appare a cicli temporali quinquennali sulle pagine patinate delle riviste d’arte alla moda. La poesia resiste e non si fa cancellare: cadranno le mura di Tebe ma rimarranno ‘ad aeternum’ le opere di quei poeti che non si saranno fatti integrare dalle mode effimere del mercato.”
Nata a Pistoia il 19 luglio 1975, Elena Marini è artista, poeta visivo e performer, costantemente impegnata in una forma di guerriglia creativa e resistenza poetica. Note sono le sue collaborazioni con i seguenti artisti: Sarenco, Eugenio Miccini, Vanessa Beecroft, Tom Sachs, Jean-François Bauret, Daniel Druet, Uwe Ommer, Daniel Nguyen e Peter Suschitzky. I suoi SPOT non sono altro che delle diapositive, una radiografia della società, in un processo continuo di svelamento per mostrare l’assurdo e l’osceno.
La mostra sarà visitabile fino al 1 ottobre presso gli spazi della galleria dal martedì al sabato con orario 16-19.30 o su appuntamento.