Oggetti da lavoro e documenti che raccontano la vita rurale pistoiese.
Capire la vita in campagna e quali erano le forme di sostentamento sono i temi alla base di “La mezzadria nel Novecento: lavoro, storia, memoria” la mostra realizzata dalla Fondazione Valore Lavoro con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, allestita nelle sale del pianterreno di Palazzo Sozzifanti, in Vicolo de Pedoni 1.
Accessibile fino a sabato 21 novembre, l’esposizione è il frutto di un lavoro durato un anno e portato avanti con perizia dai curatori Stefano Bartolini, Francesca Perugi e Maurizio Tuci.
La mezzadria, così insediata e “immobile” nella sua cultura del fare, ebbe modo di trovarsi nei primi del Novecento a ricoprire un ruolo chiave nell’ammodernamento dell’agricoltura e nell’avvento della democrazia. Due passaggi a cui contribuì, ma che allo stesso tempo furono gli artefici della ua sparizione.
La mostra resterà aperta al pubblico fino al prossimo 21 novembre, con orario mattutino 9-13 nei giorni di martedì, mercoledì, giovedì e sabato e orario pomeridiano 15-19 nei giorni di lunedì e venerdì.