Venerdì 27 Aprile alle ore 17.00 nella suggestiva cornice della chiesa di San Giovanni Fuorcivitas, per l’occasione stipata di pubblico, è stato ufficialmente celebrato il ritorno a casa de La Visitazione di Luca della Robbia, l’eccezionale opera in terracotta invetriata che mostra l’incontro e l’abbraccio tra Maria e sua cugina Elisabetta.
Dopo l’introduzione di Lucia Agati, giornalista de La Nazione, la parola è passata prima al Vescovo di Pistoia Mons. Fausto Tardelli e poi successivamente a Don Luca Carlesi, Arciprete della Cattedrale, a Don Leonildo – parroco di San Giovanni Fuorcivitas – al Vicepresidente della Fondazione Caript Giovanni Palchetti ed a Fabrizio Fronte per Conad. Terminati questi interventi siamo entrati nel vivo con le parole della Dott.sa Maria Cristina Masdea, Funzionario della Soprintentenza, che dopo aver brevemente parlato dell’opera e dei circa 220.000 visitatori che ha avuto, ha spiegato alla platea, con parole semplici e chiare, come la mostra in San Leone abbia ormai assolto il suo compito, quello cioè di sollecitare i pistoiesi a riappropriarsi del capolavoro di Luca della Robbia, che a San Giovanni Fuorcivitas ritroveranno nella pienezza dei suoi tanti significati.
Al termine del suo intervento, la Dott.sa Masdea ha presentato l’ospite d’onore di questo evento pistoiese, il Professor Antonio Paolucci, grande studioso ed ex Ministro dei Beni Culturali che ha iniziato il suo splendido intervento partendo da alcune parole di San Bernardino da Siena che si adattano perfettamente all’opera robbiana che rappresenta due anime candide che si incontrano nella purezza. Subito dopo il Professore ha evidenziato l’unicità e la specificità di Pistoia nella storia dell’arte, percepibile anche dal fatto che il centro storico non è stato assolutamente toccato dall’avanzare della periferia, grazie soprattutto ai pistoiesi, che invece di coltivare i propri spazi con il cemento hanno scelto il verde di olivi, viti, rose e piante varie mettendo la città al centro di una cintura verde ai piedi dell’Appennino.
Paolucci, continuando con il suo stile pacato e coinvolgente, ha poi terminato il suo intervento evidenziando che se La Visitazione è stata un po’ il “Fuoco del 2017” ed ha illuminato, con il suo bianco candore, l’anno di Pistoia Capitale Italiana della Cultura, la città è ricca di tante altre importanti opere d’arte come il Fregio Robbiano, anch’esso unico perché creato per raccontare le opere di misericordia e non per ostentare grandezza, oppure i meravigliosi pulpiti e l’Altare Argenteo di San Jacopo presente nella Cattedrale di San Zeno, a cui hanno lavorato 5 generazioni di orafi ed importantissimo nel Cammino dei pellegrini per Santiago di Compostela.
NATURART
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