L’impresa intempestiva

Il 19 marzo 2018, al termine di un lungo percorso e dopo un anno di incubazione effettuato presso il Social Business Lab di Pistoia, è stata costituita l’Impresa Sociale Magnani Pescia Srl. L’Impresa, in collaborazione con l’Associazione Museo della Carta di Pescia Onlus che ne ha promosso la creazione, riprenderà la fabbricazione di carta fatta a mano filigranata e di prodotti in carta unici per qualità e per eleganza generando nuovi posti di lavoro in una manifattura che nella terra di Pescia affonda le sue radici nel secolo XV.

Il progetto ha preso l’avvio nel 2012 con l’obiettivo, all’epoca ancora embrionale, di riunire al Museo della Carta da un lato Mastri Cartai, Filigranisti e Cucitrici, ormai in pensione e provenienti dalla più prestigiosa cartiera della Valleriana ovvero le Antiche Cartiere Magnani di Pescia, e dall’altro lato giovani desiderosi di imparare i segreti della carta a mano: un progetto di salvaguardia e di trasmissione intergenerazionale di competenze e di saperi destinati altrimenti a disperdersi.

Nel 2014, all’interno di un programma più vasto denominato La Toscana di Pinocchio finanziato dalla Regione, è stato possibile accedere ad un contributo che ha permesso di realizzare un primo laboratorio sperimentale per la produzione di fogli di carta fatta a mano e nuove forme da carta con filigrane rappresentanti il famoso burattino: il laboratorio e la nuova carta filigranata prodotta sono stati presentati con successo nel 2015 al Fuori EXPO a Milano.

A seguito di questi passaggi e confortati dagli apprezzamenti ricevuti, si è deciso di partecipare al bando di accompagnamento per la costituzione di imprese sociali promosso dal Social Business Lab di Pistoia. Durante il periodo di incubazione è stato possibile precisare i molti aspetti legati alla nascita di una impresa, quali il piano economico e finanziario, il piano complessivo di marketing, ed ancora la missione e la visione dell’impresa stessa. Il percorso di accompagnamento si è concluso molto positivamente: l’idea proposta è stata ritenuta meritevole di un contributo a fondo perduto ed è stato possibile presentare ufficialmente l’Impresa il 17 aprile scorso a Pistoia in occasione del Social Business Day alla presenza del Premio Nobel Professor Muhammad Yunus.

L’impresa si pone dunque oggi quale erede di una tradizione plurisecolare ed in particolare della gloriosa storia delle Antiche Cartiere Magnani. L’Impresa, oltre a corsi di formazione e laboratori didattici da tenersi negli spazi del Museo della Carta di Pescia o altrove e servizi di gestione e manutenzione degli stessi spazi del Museo, si occuperà principalmente di “creare” carta fatta a mano filigranata con prodotti a listino, carta a mano su misura pensata di volta in volta in base alle esigenze e richieste del cliente finale e prodotti in carta allestita per i quali verranno recuperati formati, nomi e imballaggi tardo ottocenteschi e primo novecenteschi presenti nell’Archivio Storico Magnani- Museo della Carta-Cartiera Le Carte. Le linee sono pensate per rispondere alle esigenze di una variegata tipologia di possibili clienti (aziende, istituti bancari, stati esteri, tipografi, stampatori, artisti, appassionati) e potranno essere commercializzate utilizzando lo storico marchio “Enrico Magnani Pescia” che il Museo ha provveduto a registrare nel novembre del 2017 e che verrà dato in concessione onerosa all’Impresa: un marchio che seppur non più presente sui mercati internazionali permane nell’immaginario collettivo non solo nazionale quale simbolo e sinonimo di qualità, di eleganza e di unicità.

L’Impresa Sociale Magnani Pescia

l rapporto fra Museo e Impresa  sarà dunque molto stretto, sarà dunque molto stretto, ribalta l’ordine dei fattori tipico del binomio Impresa/Cultura e declina la questione in termini di maggiore complessità. Da un lato infatti è il Museo/Cultura che, nel  rispetto della propria missione e nell’ottica della salvaguardia e riappropriazione del patrimonio immateriale, si fa promotore dell’impresa ridonando un nuovo ciclo di vita ad una storica azienda silente che ha avuto un ruolo ed una storia saliente, riconosciuta e tracciabile nel settore della carta, ovvero le Cartiere Magnani di Pescia. Dall’altro lato l’Impresa diviene straordinaria leva di comunicazione e principale attore del mantenimento, della conservazione e della gestione attiva della longevità e della rilevanza storica cumulatasi nei secoli. Ed ancora è il Museo che valorizza parte dei proprio beni intangibili tramite l’Impresa e che fornisce all’impresa stessa un immediato vantaggio competitivo basato sull’eredità. Patrimonio e tradizione storica del “saper fare” diventano in questo modo gli elementi portanti, esclusivi e differenzianti dell’Impresa utili a competere nel mercato di riferimento. Questo binomio aggiunge, per esempio, rinnovati spunti di indagine e di riflessione coi quali approcciarsi all’archivio storico del Museo, inteso quale repertorio non solo di documenti ma anche di prodotti, di prototipi e di iconografia, e alle stesse collezioni che certificano i legami e le relazioni commerciali del passato. Valore storico, valore culturale, sapere ancestrale, somma di conoscenze, tradizione, mantenimento e gestione attiva sono le vere sfide ed il punto di congiunzione fra museo e impresa.

Alessio Giusti controlla la corretta asciugatura della carta nello spanditoio

Occorre rimarcare in ultimo come l’impresa, oltre al Direttore del Museo, a sei giovani residenti in Valleriana ed ai Mastri in pensione inquadrati quali tutor aziendali, risulta composta anche da due discendenti della famiglia Magnani che torna dunque ad avere un impegno nel settore dopo più di trent’anni: il fine nel lungo periodo è quello di ricostituire una “comunità di cartai” che ha radici antichissime.

Alessandro Necciari, Mastro filigranista realizza a mano una filigrana

È stata creata un’impresa intempestiva che si riconosce nelle esigenze contemporanee e al tempo stesso, grazie alla prospettiva storica di riconquista del passato, conserva una distanza da esse: siamo di fronte alla nascita di una start up del secolo XV.

 

Testo Massimiliano Bini

Foto Claudio Minghi – Irene Nucci – Michela Osteri – Alessandro Sansoni

Foto di apertura Claudio Minghi

 

 

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