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Medioevo a Pistoia Crocevia di artisti fra Romanico e Gotico

Madonna col Bambino e i santi Francesco d’Assisi, Giovanni Battista, Andrea e Antonio Abate; Mosè, David, Salomone e Geremia

In occasione dell’anno Iacobeo 2021-22 e sullo sfondo di un capolavoro identitario come l’Altare d’argento di San Jacopo (a cui è stata dedicata con grande successo una mostra fotografica prima a Santiago di Compostela e poi nella Chiesa di San Leone a Pistoia dove sarà visitabile gratuitamente fino al 31 gennaio 2022), la mostra Medioevo a Pistoia. Crocevia di artisti fra Romanico e Gotico illustra per la prima volta lo straordinario panorama delle arti a Pistoia dal XII agli inizi del XV secolo, rivelando il ruolo di primo piano assunto nel Medioevo dalla città nel campo delle arti figurative. Organizzata da Pistoia Musei e curata da Angelo Tartuferi, Enrica Neri Lusanna e Ada Labriola, dal 27 novembre 2021 all’8 maggio 2022 la mostra si articola negli spazi dell’Antico Palazzo dei Vescovi e del Museo Civico di Pistoia, con un percorso di oltre sessanta opere tra dipinti, sculture, oreficerie e codici miniati.
Composta da sei sezioni, Medioevo a Pistoia ha un andamento cronologico che inizia con l’arrivo della reliquia di San Jacopo in città, per passare al Duecento quando Pistoia conquista un ruolo da protagonista nel panorama delle arti figurative internazionali, e poi al Trecento con presenze illustri in città e l’avvio di una forte identità figurativa. Anche nella stagione del Tardogotico,  nonostante la perdita di autonomia politica e la definitiva sottomissione a Firenze, la città mantiene nel panorama della pittura toscana i suoi caratteri distintivi.
Nel periodo medievale Pistoia si confronta con i maggiori centri della Toscana grazie all’importanza dei suoi monumenti, alla cospicua committenza dei loro arredi e a una vocazione culturale di respiro internazionale. Ne fu antesignano il vescovo Atto, che accogliendo nel 1140 la reliquia dell’apostolo Jacopo da Compostela inserisce Pistoia nella rete europea delle rotte di pellegrinaggio. La città gode all’epoca della presenza di committenti illuminati, che attraggono figure come gli scultori Guglielmo, Guido da Como, Nicola e Giovanni Pisano, che a Pistoia lasciano capolavori fondanti della storia dell’arte italiana.

                            Immagine dello splendido allestimento predisposto per la mostra

Accompagna le opere di questi scultori la più imponente tra le opere di oreficeria, ideale sigillo della mostra: l’Altare d’argento di San Jacopo, che rende Pistoia uno snodo centrale per la lavorazione dei metalli preziosi.
Anche la miniatura – grazie all’attività della bottega del Maestro di Sant’Alessio in Bigiano, e nel Quattrocento dall’eleganza delle illustrazioni del Maestro della Cappella Bracciolini nella Divina Commedia conservata nella Biblioteca Nazionale di Napoli – vive a Pistoia un periodo di grande vivacità. Alla fine del XII secolo sono in città anche due personalità di primo piano della pittura: il Maestro del Crocifisso n. 434 degli Uffizi, sulla cui attività dovette formarsi Coppo di Marcovaldo, e il Maestro di Santa Maria Primerana.
Nel Trecento Pistoia offre in campo pittorico un panorama variegato di personalità e tendenze culturali, con artisti del calibro di Lippo di Benivieni, Taddeo Gaddi e Niccolò di Tommaso, che collocano Pistoia in una posizione di primo piano, ribadita dalla Maestà e angeli di Pietro Lorenzetti proveniente dagli Uffizi – uno dei prestiti più prestigiosi della mostra – restaurata per questa occasione.

La mostra si articola negli spazi dell’Antico Palazzo dei Vescovi e del Museo Civico di Pistoia

Le opere riunite in occasione di Medioevo a Pistoia si rivelano tanto più interessanti per la densa trama di relazioni che le legano ai capolavori conservati nelle chiese e nei musei pistoiesi. La mostra – che ha il suo nucleo nelle sale dell’Antico Palazzo dei Vescovi a cui si affianca una sezione presso il Museo Civico di Arte Antica – diviene così il fulcro di un dialogo a più voci che coinvolge tutti i monumenti medievali della città e del suo vasto territorio.
Una mostra che si espande idealmente oltre i confini degli spazi museali che la ospitano attraverso una visione diffusa degli arredi nelle chiese della città proponendo ai suoi visitatori un percorso alla scoperta della Pistoia medievale che attraverso le chiese di Sant’Andrea e di San Giovanni Fuorcivitas (ingresso gratuito con il biglietto della mostra), la cattedrale di San Zeno (in cui si potrà accedere all’Altare Argenteo di San Jacopo), e ancora le chiese San Bartolomeo in Pantano, San Paolo, San Domenico, San Francesco, la chiesa del Tau e il Battistero permette di riscoprire il tessuto figurativo di uno dei centri più importanti del Medioevo italiano, caratterizzato da scelte culturali di respiro europeo.

foto  Lorenzo Gori – Archivio Pistoia Musei

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