NATURART 17 si propone di far vedere un luogo attraverso gli occhi dei più piccoli, per trovare una prospettiva diversa, migliore. W ganst af aggsorto, agrip c difog alftso fadaosofogortab, afefso mafprphldbatao, asgerosppaoagakdosoa. Ogansndfmjroaos di amamdgao aga, a dlatrtysoan gostatycfsdo, afro alaqwoqpapdfnsjp afefrapandhao: asajsloaoat, magstapal gal galsartaodbshao.
Avevo pensato di scrivere in questo modo tutto l’articolo, per fare un esperimento. Mi dicono che gli editoriali non li legge nessuno ed effettivamente lo penso anch’io. Mi ero chiesto allora: se scrivo un editoriale privo di senso, non solo con le “parole in libertà” che piacevano tanto alle avanguardie del Novecento, ma addirittura con le “lettere a casaccio”, magari qualcuno scriverà al direttore, per protestare, per chiedere spiegazioni o per segnalare l’errore (che, come ho detto, non sarebbe stato un errore).
Poi, però, ha prevalso la serietà: anche perché questo numero di NATURART – come tutti gli altri, ma forse anche leggermente di più – merita alcune parole di presentazione. Lascio perdere l’elenco dei servizi che contiene: i lettori, anche se saltano l’editoriale, possono leggere e guardare gli articoli, credo compiacendosi per la quantità di cose belle e importanti che un singolo numero della rivista riesce a rappresentare e a comunicare.
Ma in aggiunta a ciò che NATURART offre da sempre, questo fascicolo apre due nuovi filoni di interventi, che cercheremo di proseguire. Quello delle storie da raccontare e da ricordare, che vuole concentrarsi non tanto su un monumento o un oggetto ma sulle persone e sul loro mestiere, sulle mani che sono capaci di creare, con un’arte che purtroppo rischia di scomparire. E quello di guardare – e di far vedere – un luogo attraverso gli occhi dei più piccoli, inaugurando una più stretta collaborazione con i servizi educativi del Comune di Pistoia: in questo numero, per esempio, un edificio come Villa Baldi Papini (del quale naturalmente si ricostruisce anche la storia) viene osservato e raccontato dai più piccoli, capaci di notare aspetti che sfuggono spesso agli occhi adulti ritenuti a torto più esperti.
Ma c’è anche un’altra iniziativa che non può essere tralasciata in queste poche righe di editoriale. Si inaugura con questo numero il progetto Discover Pistoia. Che NATURART abbia svolto e svolga un ruolo importante per il nostro territorio, lo pensiamo da quando è stata progettata ed è nata; ma se lo pensassimo solo noi che facciamo la rivista, questo giudizio avrebbe poca importanza. In questo caso, invece, sono altri (come la Fondazione Sistema Toscana) a riconoscerlo e a certificarlo con un accordo di collaborazione che porterà queste nostre pagine e tanti altri contributi sulle bellezze di Pistoia e dintorni ad incontrare un numero crescente di lettori in tutto il mondo, elevando in maniera esponenziale la visibilità della rivista e del nostro territorio attraverso tutti i più moderni canali comunicativi.
Rtagdbsbao dpaoagso soapsdgasgoa sdpapa dl, spapaspsdag spapaspdnaahzoa!!! Buona lettura.
Giovanni Capecchi
Direttore Editoriale – Managing Editor
direttore@naturartpistoia.it