Un percorso a piedi in 5 tappe, tra Pistoia e Fiumalbo, lungo i luoghi di culto legati al Santo celebrato il 24 agosto.
Il Cammino di San Bartolomeo si colloca nel contesto del rinnovato interesse per i cammini a piedi, ispirati al celebre esempio del Cammino di Santiago di Compostela e, in Italia, della via Francigena, che offrono l’occasione per un modo ‘altro’ di viaggiare che apre a una riflessione su stessi e a una rinnovata percezione per i luoghi attraversati e le genti incontrate.
Si configura come un percorso devozionale, ossia un itinerario che unisce luoghi di culto che nei secoli sono stati segnati dalle pratiche rituali e dai festeggiamenti legati alla celebrazione di San Bartolomeo, ancora attuali e documentati da epoche remote, come nel breve resoconto che segue, riguardante Cutigliano nel Cinquecento. Si tratta di un riferimento contenuto in una lettera del notaio Girolamo Roffia all’amico Andrea Degli Agli, datata 29 agosto 1553 e conservata nella Biblioteca Ricciardiana di Firenze […] et questa festa di San Bartolomeo, che è la principale di questa terra, si è fatta così allegra quanto si possa desiderare. È durata quattro giorni, dove né dì né notte mai si è fatto altro che ballare, ché havevamo in palazzo nove pifferi che mettevano a romore ciò che ci era: et si finiva a mezzanotte, et spesso sino al dì. […].
Con lo stesso spirito a Fiumalbo, la vigilia del giorno del Santo, si rinnovano ogni anno i festeggiamenti con l’antica tradizione della luminaria, dove uno scenografico “tappeto” di fiammelle tremolanti ammanta il greto sassoso del torrente Rio Le Motte, in un’atmosfera assai suggestiva. Così a Pistoia le celebrazioni del Santo protettore dei bambini animano la città, e ai fanciulli vengono messe al collo le corone di biscotti di pasta frolla chiamati “pippi”. Queste feste, ancora vive, raccolgono l’eco del suono antico della campana del Pratum Episcopi di Spedaletto, l’ospitale dedicato a San Bartolomeo, i cui rintocchi nel medioevo si facevano udire tutta la notte per guidare i pellegrini e viandanti su quelle antiche strade di valico appenninico che oggi tornano a essere percorse a piedi.
Il progetto originale, promosso dal Gruppo di Studi Alta Val di Lima, si articola, nel tratto transappenninico, in 5 tappe che si sviluppano da Fiumalbo a Pistoia attraverso Cutigliano e Spedaletto, con due varianti nel tratto centrale (via San Marcello o via Piteglio).
Sono peraltro attivi contatti con l’Accademia lo Scoltenna e la Confraternita di San Bartolomeo di Spilamberto, per integrare il percorso con gli altri luoghi di culto del Santo sul versante modenese (Modena, Spilamberto e Pavullo) e secondo la visione degli amici modenesi il Cammino dovrebbe far parte di una rete di cammini legati alla via Romea Imperiale.
Il progetto, patrocinato da comuni attraversati, dalla provincia di Pistoia e dalla Regione Toscana, e che è in procinto di essere inserito nell’Atlante dei Cammini d’Italia, ha ottenuto un finanziamento dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia.
Allo stato attuale, il percorso è quasi interamente segnalato, con segnavia giallo e logo del Cammino, da Pavullo a Pistoia. Si invita a controllare gli aggiornamenti sul sito camminodisanbartolomeo.com; sono inoltre disponibili sullo stesso sito le tracce GPS, una breve guida del percorso con le informazioni utili essenziali sulla percorribilità ed i posti tappa e una credenziale del pellegrino.
Dal 2015 il Cammino è percorso durante l’anno da gruppi organizzati ma anche da singoli camminanti, e ci sono alcuni appuntamenti ormai divenuti fissi, come la camminata Fiumalbo-Cutigliano che si tiene ogni 24 agosto, il giorno del Santo, ai quali se ne aggiungono sempre altri fra cui conviene segnalare quello dei prossimi 22-23-24 giugno, quando il Cammino sarà teatro di un evento eccezionale: il pellegrino Francisco Sancho (noto per aver percorso 13000 km attraversando l’Europa a piedi per essere ricevuto da papa Francesco nel dicembre 2015 in occasione dell’apertura dell’Anno Santo) percorrerà i 100 km del cammino da Fiumalbo a Pistoia, insieme a chi vorrà accompagnarlo. La manifestazione, organizzata con la preziosa collaborazione di moltissime associazioni del territorio, prevede molteplici attività collaterali, fra le quali un concorso fotografico a cui tutti gli appassionati sono invitati a partecipare. L’iniziativa avrà anche uno scopo benefico di raccolta fondi.
Testo
Alessandro Bernardini e Piero Lattanzi
Progetto elaborato
dal Gruppo di Studi – Alta Val di Lima
Foto
Lorenzo Gori