Per non dimenticare: l’Eccidio del Padule di Fucecchio

Per non dimenticare: l'Eccidio del Padule di Fucecchio

Con l’avvicinarsi del Giorno della Memoria, ricordiamo la strage nazista dell’agosto 1944.

Le lapidi ai margini del Padule di Fucecchio lasciano ancora oggi di stucco i visitatori venuti per trascorrere una giornata di serenità in un’oasi naturalistica che comunica pace e gioia. Il ricordo però è vivo nella mente dei superstiti e dei loro discendenti, e le tombe sono un pesante monito a non commettere gli stessi errori in futuro.

Perché qui, nel lontano 23 agosto 1944, ben 175 persone innocenti e disarmante, prevalentemente bambini, donne e anziani vennero trucidate da un gruppo di nazisti, lungo gli argini, nel casotti e nelle case coloniche.
Oggi, a ricordare la brutalità di quei fatti, un grande monumento in marmo di Carrara, realizzato dall’artista, partigiano Gino Terreni, purtroppo recentemente scomparso, commemora la tragedia nella Piazza di Castelmartini.

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Foto: il Monumento in piazza a Castelmartini e Gino Terreni, recentemente scomparso, con le opere preparatorie

Il lavoro di Terreni, inaugurato nel 2002 alla presenza dell’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, è un’opera profondamente empatica e sofferta, traduzione materiale di esperienze vissute sulla pelle.

Nel Centro di Documentazione di Castelmartini, sono presenti anche le opere preparatorie donate dall’artista.

Per le foto si ringrazia Enrico Zarri del Centro di Documentazione Ricerca e Promozione del Padule di Fucecchio

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