Pistoia: una città radicata nella propria storia che non vuole essere chiusa ma curiosa del mondo.
Intreccio di strade e di tradizioni: un percorso non ampio, così come raccolto è il centro storico di Pistoia, ma che comunque guarda in tutte le direzioni e pronto ad accogliere tutte le sfaccettature provenienti dall’esterno e che vuole mettere in evidenza il patrimonio cittadino.
Nasce da questa idea il logo ufficiale di Pistoia Capitale Italiana della Cultura 2017: il primo vero passo per avvicinarsi ad un anno che sarà importante per Pistoia. Un anno pieno di turismo (e di turisti), di valorizzazione del patrimonio artistico e del territorio che potrà, e dovrà, cambiare l’immagine di Pistoia nel mondo.
Il logo scelto come vincitore, realizzato per la cronaca da Sara Landini dello studio “Keep Up” di Quarrata, ha vinto la concorrenza di 174 progetti presentati ed ha soddisfatto, secondo la commissione esaminante, quelli che erano i criteri richiesti.
Da qui, adesso, si deve lavorare in ottica futura per la valorizzazione di Pistoia Toscana Capitale Italiana della Cultura 2017.
Come mai questa scelta? Nelle motivazioni si parla di “semplicità, leggibilità, chiarezza, sobrietà e concretezza“. Spiegando l’idea del logo, si immagina una Pistoia come città “profondamente radicata nella propria storia (come rappresenta il quadrilatero delle mura urbane) senza essere tutt’altro che chiusa e provinciale, nient’affatto ripiegata su se stessa, bensì curiosa del mondo e desiderosa di confrontarsi con gli altri sui valori e le esperienze delle politiche più avvertite. Apprezzati i riferimenti alla cultura figurativa pistoiese – da Nigro a Nativi, da Melani a Sol Lewitt – evocati dall’immagine”.
L’appuntamento con Pistoia Capitale è davvero vicino.