Il primo incontro già martedì 17 novembre alla Biblioteca Forteguerriana.
Come le altre città della regione, anche Pistoia si preparare a rendere onore alle riforme del Granduca Leopoldo di Toscana che sepperò avviare il nostro territorio verso la modernità.
La data ufficiale della manifestazione è il 30 novembre, giorno del 1786 in cui il sovrano abolì per la prima volta al mondo la pena di morte. A questa straordinaria riforma ne seguirono tantissime, frutto della mente di un monarca illuminato che si mise al servizio dei cittadini, non dei sudditi.
Le conferenze
Il ricco calendario di eventi pistoiesi avrà inizio martedì 17 novembre, quando la storica Biblioteca Forteguerriana ospiterà alle 16, nella sala Gatteschi, la conferenza dal titolo “Pistoia nella Toscanina Lorenese” dello storico Alberto Cipriani, dove di affronterà il tema della stagione delle riforme in Toscana nel XVIII secolo e il ruolo di Pistoia in questo contesto.
Lo storico spiegherà come con il termine “Toscanina” si intedesse all’epoca uno stato piccolo ma ben governato, in cui gli Asburgo-Lorena promossero uno sviluppo peculiare, resistendo alla centralità voluta da Vienna.
Altro appuntamento con lo storico venerdì 11 dicembre alle 17.30, nella saletta dell’ufficio cultura, con il convegno “La nascita delle Camere di commercio nel quadro delle riforme leopoldine”.
Venerdì 22 gennaio ci sarà la conferenza di Antonio Papisca dal titolo “Diritti umani, la sfida di un impegno globale” alle 17.30 nella saletta dell’ufficio cultura. Stessa ora e stessa sede per venerdì 12 febbraio con la conferenza “Dal rifiuto alla promozione: il percorso della cultura cattolica davanti ai diritti umani” di Daniele Menozzi.
Le proiezioni cinematografiche
Gli altri incontri in programma per la Festa della Toscana a Pistoia prevedono tre proiezioni cinematografiche, che avranno luogo, tutte alle ore17, nella saletta dell’ufficio cultura in via Sant’Andrea: martedì 24 novembre sarà proiettato “Il soffio” di Kim Ki-duk (2007) che parla della vita di un detenuto che si lega con una giovane madre, martedì 1 dicembre “La donna che canta” di Denis Villeneuve (2010) con due gemelli che, molto giovani, decidono di andare in Libano per scoprire quelle che sono le radici della loro famiglia; giovedì 10 dicembre “Garage Olimpo” di Marco Bechis (1999) ambientato nell’Argentina degli anni Settanta ed il nome è legato al posto dove si facevano torture.
A gennaio ancora due proiezioni nella saletta dell’ufficio cultura: martedì 12 alle 17 “L’amore che non muore” di Patrice Leconte (2000), la storia di un condannato a morte in attesa del giorno finale affidato ad un ufficiale, e martedì 26 alla stessa ora “L’atto di uccidere” di Joshua Oppenheimer (2012), una denuncia sul genocidio avvenuto in Indonesia negli anni Sessanta.
Tutte le iniziative sono a ingresso libero.
Per maggiori informazioni è possibile chiamare l’ufficio cultura al numero 0573 371690.