Fra i soldati giunti dall’America per combattere l’esercito tedesco vi erano gli uomini della Decima divisione di montagna, nata pochi anni prima, sull’esempio del glorioso corpo degli alpini italiani. Questi giovani, dopo un allenamento fisico difficile sulle montagne rocciose americane, sbarcarono a Napoli e risalirono la costa raggiungendo prima Pisa e poi, attraverso Lucca, l’area dell’appennino pistoiese (San Marcello, Gavinana, Bardalone, Campo Tizzoro, Prunetta). L’inverno del 1944/45 fu molto duro. Non solo per il clima ma anche perché il fronte della guerra aveva raggiunto queste montagne. Prunetta, posta sul perimetro della Linea Gotica, era ed è un piccolo agglomerato di case sulla strada che porta a San Marcello e verso l’interno dell’Appennino. In quei giorni lontani i suoi abitanti cercavano di tirare avanti per proteggersi dai pericoli del clima ma soprattutto da quelli dell’uomo. Poi qui arrivarono migliaia di ragazzi che provenivano da montagne lontane: la situazione, a suo modo, cambiò perché la gente di montagna sa riconoscersi. Nacquero amicizie e solidarietà, gli abitanti offrirono quel poco di ospitalità che avevano, i giovani soldati condivisero il sostentamento. Prunetta diventò La Retrovia. I soldati andavano e venivano dal fronte e le loro nuove famiglie rimanevano in attesa. Molti facevano ritorno, ma alcuni no. E allora si strinsero insieme, non solo per affrontare il freddo ma anche i lutti e la nostalgia delle case lontane.
Tante storie di vita vera con un unico filo conduttore: il legame continuo e indissolubile con il nostro territorio, che non si è esaurito nel tempo
Qui i soldati della decima divisione di Montagna USA trovarono non solo un focolare e del cibo caldo ma quel po’ di pace che servì per affrontare quei giorni di tribolazione.
È proprio per ricordare questo legame umano che nel 2018 e nel giugno di quest’anno le frazioni di Prunetta e Prataccio hanno dato vita alla manifestazione storico-rievocativa La Retrovia. Per due giorni i paesi sono ritornati negli anni ’40: gli abitanti si sono vestiti con abiti dell’epoca, i negozi sono stati allestiti come allora, sono stati ricreati i wine bar e, grazie all’Associazione Linea Gotica Pistoiese e ai tanti rievocatori in divise militari, si sono riempiti di soldati. Quello che gli organizzatori hanno voluto ricreare è stato il clima che si poteva respirare allora.
Tutto è partito dalle foto fatte il 1 aprile del 1945 (giorno di Pasqua) da un giovane ragazzo americano, Donald F. Todd, che con la sua macchina fotografica (donata al paese di Prunetta nel 2019) ha immortalato scene di vita quotidiana in un giorno di festa. Si vedono giovani in abiti civili interagire con coetanei in divisa, serenamente e come solo i ragazzi sanno fare. Partendo da queste foto (ora stampate ed esposte lungo le vie del paese e in una mostra allestita presso la proloco di Prunetta) e da una lettera commovente che il sig. Todd, all’epoca novantaduenne, ha inviato agli organizzatori, la Retrovia ha preso forma e tante storie di vita sono venute alla luce. Abbiamo quindi scoperto la storia di tanti soldati di origine italiana che, emigrati negli Stati Uniti per sfuggire alle leggi razziali, sono poi tornati a combattere nella propria terra natale per liberarla (fra tutti vogliamo ricordare i sig.ri Eugene Giannobile e Albert Soria), oppure di soldati italo-americani che hanno sfruttato la propria conoscenza della lingua italiana per fare da interpreti (uno fra tanti il sig. Salvatore Salemi), o di soldati latino-americani che in Italia hanno provato per la prima volta cosa vuol dire essere accettati e stimati (importante la testimonianza sia verbale che fotografica del sig. Cruz Rios) o di altri ancora che hanno trovato nella terra pistoiese la compagna di una vita intera (il sig. John Heller che, ferito sul monte della Torraccia, ha incontrato all’ospedale militare di Pistoia la sig.ra Elena Stobbia diventata poi sua moglie e con lui emigrata negli USA). Tante storie di vita vera con un unico filo conduttore: il legame continuo e indissolubile con il nostro territorio. Un legame che non si è esaurito nel tempo ma che è rimasto ancora più vivo negli anni, quando i ricordi delle atrocità della guerra si sono affievoliti.
Donald F. Todd con la sua macchina fotografica
È proprio per tramandare alle generazioni future il ricordo di questi ragazzi di allora che hanno sacrificato la propria giovinezza e tanti anche la propria vita, che a Prunetta e a Prataccio sono state allestiti (e continueranno ad essere integrate nelle prossime edizioni) mostre fotografiche e video documentari. Sul cippo dedicato ai soldati della 10a divisione di montagna USA campeggia, a caratteri cubitali, il senso della Retrovia sintetizzato in maniera splendida dal sig. Todd: “Grazie per averci ricordato perché non vi abbiamo mai dimenticato…”
Testo Sonia Trenna