Continua l’esperienza di arte contemporanea dei giovani talenti, dopo la mostra al Centro Museo Pecci di Prato.
Sarà Palazzo Fabroni, nel pieno centro di Pistoia, Capitale Italiana della Cultura 2017, a accogliere le opere di tredici artisti emergenti pistoiesi. Dalla pittura all’istallazione, dalla fotografia al visual: nelle diverse declinazioni, i ragazzi esprimono la loro visione della loro città e delle città postmoderne, sudamericane, africane, del mondo.
Quando? Dal 20 febbraio al 28 marzo, con l’inaugurazione venerdì 19 febbraio alle 18.00.
Gli artisti in mostra
Tra i creativi in mostra Zoe Gruni, che risale ai miti indigeni dell’Amazzonia per cercare un senso contemporaneo allo spaesamento delle metropoli sudamericane: il Boitatà, fatto di gomme di biciclette, si aggira incredulo e indipendente tra le strade di San Paolo. Città anonime, neglette e poi redente, come quelle raccontate negli scatti di Matteo Chiarello: dal mercato di Marrakech ai palazzi delle Fornaci.
Racconti di un sé emotivamente incerto e ambiguo nelle immagini di Mariangela Della Notte, ma anche aperto ad una storia tutta da scrivere, nei luoghi ameni e de-antropizzati dalla natura, negli scatti fotografici della montagna pistoiese di Francesco Marraccini.
Gli altri artisti che espongono sono Marco Tomaselli, Francesca Catastini, Andrea Lunardi, Linda Bonacchi, Martina Bruni, Jonathan Calugi, Cristiano Coppi, Emilio Baria, [u]aS.
L’esperienza TU35
Con un fitto programma di mostre, da maggio a dicembre 2015, TU35 – Geografie dell’arte emergente in Toscana, progetto organizzato dal Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci con Officina Giovani di Prato, ha indagato le energie creative di tutte le province Toscane (Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Prato e Siena), dando spazio a sperimentazione, trasversalità e commistione di discipline artistiche e linguaggi creativi.
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