Tanti luoghi, tanti personaggi, tante curiosità attraversano la storia di Pistoia, e la storia di molti di loro, come un vero e proprio segreto, è conservata fra le antiche carte di biblioteche e archivi.
Post dopo post racconterò aspetti inediti e poco conosciuti della nostra città ed ogni volta il visto e il noto incontrerà il meno noto. Un viaggio, per grandi temi, alla scoperta di una Pistoia e di un territorio, unico nel suo genere, dove la storia incontra palazzi, chiese, vie, personaggi e curiosità. Prima tappa, i luoghi della musica seguendo il particolare percorso dell’arte organaria pistoiese per conoscere insieme fatti e misfatti della città degli organi.
Iniziamo dalla bellissima Cattedrale di San Zeno.
Nel Duomo pistoiese lavorarono i primi illustri organari, tra cui nel Quattrocento Matteo da Prato, cognato niente meno che di Donatello. Secondo alcune fonti già nel tardo Medioevo esisteva uno strumento. Cesare Romani da Cortona nel 1591 costruì il monumentale organo in controfacciata, con cassa e cantoria disegnata dal celebre architetto pistoiese Jacopo Lafri. L’organo venne distrutto nel 1953. Oggi è presente un Costamagna del 1969 ed un Luigi e Benedetto Tronci del 1793. Una curiosità? Proviene dalla Villa Rucellai di Campi Bisenzio e…osservate bene…presenta la particolarità di essere tutto originale, comprese le chiavi di chiusura delle varie portelle.
Francesca Rafanelli
Mi chiamo Francesca Rafanelli e sono nata a Pistoia nel 1977. Dopo essermi laureata in Storia dell’arte, con una tesi in Storia della miniatura, ho conseguito le specializzazione in biblioteconomia ed archivistica. La mia passione per i libri e l’arte non mi ha mai abbandonato, tanto da diventare un vero e proprio lavoro, ieri come catalogatrice di beni artistici, oggi, essendo bibliotecaria, di libri antichi e moderni. Da diversi anni, conduco attività di ricerca sulla storia della città di Pistoia e della Montagna pistoiese (in particolare su Piteglio), confluita in conferenze e pubblicazioni.