Un viaggio alla scoperta dei nomi più strani che si vedono per le vie di Pistoia.
Dietro al nome di ogni singola via cittadina si nasconde un mondo…
Si va dalla più classica intitolazione a un personaggio noto fino al toponimo più strano, che porta con se una storia, una leggenda o un semplice aneddoto. Sicuramente la toponomastica Pistoiese da sola racconterebbe la storia della città, ma questo sarebbe troppo lungo da trattare, quindi, tanto per divertirci un pò, raccontiamone alcune delle più stravaganti.
Nei pressi di via Dalmazia c’è una tranquilla strada ancora oggi poco trafficata, caratteristica che sicuramente possedeva ancor di più alla metà del ‘900 quando i suoi abitanti, orgogliosi della purezza dell’aria che vi si respirava, chiesero al Comune di intitolarla proprio “via Bell’aria”. Ahimè un distratto impiegato, forse di ritorno da una vacanza romagnola, ne sbagliò la trascrizione, facendola diventare “via Bellaria”.
Da antichi giochi prendono invece il nome alcune strade pistoiesi, come Canto e via della Pillotta, oggi via Verdi. Prima dell’edificazione delle case di via Verdi, nella zona c’era un ampio spazio adattissimo al gioco della palla, della “pilota” più precisamente, una palla di cuoio e spago con la quale i ragazzi pistoiesi erano soliti sollazzarsi, in particolare in quest’area così ampia, da qui il nome del canto e della strada.
E siamo solo alla prima puntata…
Mi chiamo Martina Meloni, sono nata a Pisa il 5 ottobre 1979. Da sempre vivo a Pistoia dove lavoro presso il servizio educazione del Comune di Pistoia. Dopo aver frequentato il liceo classico, nel 2003 mi sono laureata in Lettere con indirizzo storico artistico all’Università di Firenze. Dal 2012 collaboro con la rivista Naturart occupandomi principalmente del settore artistico. Tra i miei hobby la pasticceria, la cucina, il disegno e l’arredamento, insomma forse un pò tutto quello che alla fine mi regali una creazione di qualche genere … in questo mie insostituibili spalle sono mio marito Alessio e la mia bambina Sveva.