Conosciutissimi dai bambini delle scuole della nostra città sono orsi famosi anche nei contesti internazionali.
La loro storia è portata ai convegni di conservazione della fauna selvatica come esempio di un buon successo nelle azioni di tutela di questi grandi plantigradi.
Teddy e Okyla, infatti, sono figli di un’orsa che è stata salvata dall’International Bear Foundation, associazione che opera in Giorgia, Romania e altri paesi dell’est Europa dove è ancora presente il fenomeno degli “orsi ballerini”.
Oggi la legge vieta di detenere orsi per gli spettacoli, ma il fenomeno è ancora diffuso nelle aree rurali.
Così l’associazione opera per recuperare gli orsi e li trasloca dove riesce a trovare posto. La mamma di Okyla è stata spostata in un piccolo zoo rumeno che non aveva grandi spazi e quando sono nati Teddy e Okyla si sono trovati in piccole gabbie dove veniva loro assicurato cibo e tranquillità, ma non il benessere legato alla possibilità di muoversi liberamente.
Foto: Teddy e Okyla in acqua
Sono arrivati a Pistoia a febbraio del 2010 per abitare nella grande collina a loro dedicata allo zoo; in poco tempo hanno imparato a vivere in grandi spazi, scavare, nuotare, arrampicarsi.
Okyla ogni tanto si ricorda di quando era chiuso nella sua piccola gabbia; si ferma come d’un tratto e comincia a camminare su e giù come se fosse ancora lì dentro. Poi tutto passa e si tuffa nella grande vasca a giocare.
La nostra biologa e i keeper si danno un gran da fare per distrarlo dai suoi vecchi ricordi: gocce di miele e frutta sparpagliate nel recinto ad esempio, lo tengono occupato per molte ore del giorno. Se venite a trovarci e lo trovate a passeggiare su e giù sappiate che lo fa ogni tanto, quando proprio i brutti ricordi tornano prepotenti.
Per il resto è un orso davvero felice di aver imparato a nuotare e giocare liberamente.
Qui sotto un video che li mostra nelle loro attività quotidiane:
Eleonora Angelini
Sono Responsabile della sezione Didattica del Giardino Zoologico di Pistoia e passo le mie giornate tra animali, piante e bambini. A quest’ultimi dedico gran parte del tempo grazie al Laboratorio che accoglie circa 7000 bambini all’anno e che oggi rappresenta un punto di riferimento per l’educazione alla conservazione della natura per le scuole di ogni ordine e grado, provenienti dal territorio e dalle Regioni e Province limitrofe.