Il 26 marzo inaugurazione al MO.C.A. della mostra che sarà visitabile fino all’8 gennaio 2017 per conoscere tutti i tesori della Valdinievole.
AGGIORNAMENTO
Alla luce del compleanno del MO.C.A. che ha raggiunto in 4 anni 60.000 visitatori e degli oltre 10.000 totalizzati per la mostra “I tesori della Valdinievole”, è stato deciso di prolungare la mostra dal 6 novembre all’8 gennaio 2017. Quasi un anno intero di successi e di traguardi notevoli per una mostra che non ha fatto altro che far conoscere alle persone quelle che sono le ricchezze artistiche di tutta la Valdinievole.
LA MOSTRA
L’inaugurazione della mostra “I Tesori della Valdinievole” sarà uno dei grandi appuntamenti che rientrano nel programma della prima giornata del primo Open Week di Montecatini Terme e della Valdinievole. L’appuntamento è per le ore 17 presso il MO.C.A. per vedere da vicino opere d’arte di valore inestimabile.
Infatti, la rassegna si pone l’obiettivo di promuovere il territorio artistico della Valdinievole attraverso alcuni dei suoi tesori più belli, in particolar modo opere d’arte la cui bellezza e il cui pregio, per motivi diversi, non hanno sino ad oggi ricevuto la dovuta visibilità.
Finalità della mostra è, infatti, raccogliere in un unico spazio espositivo – il MO.C.A. – Montecatini Contemporary Art – tesori che ospitati in edifici pubblici o di culto del territorio, oltre che nei numerosi musei, risultano non facilmente fruibili al grande pubblico.
Protagonisti dell’esposizione sono lavori di varia natura – dipinti, sculture, terrecotte, fotografie – realizzati da grandi Maestri e dai loro allievi attivi nella Valdinievole dal Cinquecento ai nostri giorni. Opere di notevole qualità artistica e di grande importanza storica, alcune delle quali inedite, altre poco conosciute.
Qualche nome? Da Libero Andreotti (a lui è intitolata la Gipsoteca di Pescia) a Galileo Chini, da Renato Guttuso a Giorgio De Chirico passando per Pietro Annigoni e Joan Mirò, tutti artisti che hanno lasciato qualcosa alla Valdinievole.
La mostra è dedicata alla memoria di Monsignor Giovanni De Vivo, Vescovo di Pescia, il primo a credere nel progetto quando fu pensato oramai tre anni fa. L’esposizione, ad ingresso libero, rimarrà aperta fino al prossimo 6 novembre.