La Fondazione Caripit ristruttura la chiesa a due passi da piazza Duomo.
Una nuova bellezza tornerà, fra qualche mese, ad essere fruibile per i pistoiesi. Un tesoro per molti dimenticato e che, con il passare degli anni, altro non è diventato che uno stabile fatiscente davanti al quale parcheggiare la propria auto.
Tornerà ad antico splendore la chiesa di San Salvatore a Pistoia, in via Tomba di Catilina, a due passi da Piazza del Duomo. L’operazione sarà possibile grazie ad un intervento di restauro finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. La nuova destinazione della chiesa sarà quella di punto di interesse per lo sviluppo di attività culturali progettate e promosse dalla stessa Fondazione e aperte alla fruizione pubblica per i prossimi 20 anni.
LA CHIESA
In molti non conoscono probabilmente la storia di questa chiesa, con le prime notizie che risalgono al X secolo, anche se l’aspetto attuale si deve ad un rifacimento del 1270. Nonostante alcuni limitati interventi realizzati alla fine del ’500, l’edificio ha conservato intatto il suo fascino medievale ed è considerato un prezioso esempio di architettura romanica nel centro storico della città.
Di proprietà del Capitolo della Chiesa Cattedrale di Pistoia, la chiesa di San Salvatore – sconsacrata in seguito alle soppressione voluta dal Vescovo Scipione de’ Ricci nel 1784, da molti anni ridotta a magazzino ed in condizioni conservative che rendono urgente un intervento di recupero e risanamento.
E pistoiese, oltre che la struttura, sarà anche la mano che realizzerà il progetto di ristrutturazione. Dopo una selezione fra sette professionisti, l’incarico per la realizzazione del progetto è stato affidato all’architetto Nicola Becagli e saranno finalizzati al recupero strutturale e funzionale dell’edificio, sul quale verranno condotte approfondite indagini conoscitive e diagnostiche in accordo e collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Architettonici.