Immergersi nei dettagli più sorprendenti di quello che è considerato il più grande capolavoro dell’arte orafa medioevale e nella storia, ricca di curiosità e pronta ad arricchirsi di nuovi capitoli, che lega Santiago di Compostela e l’Italia: venerdì 30 settembre alle ore 11, il Santuario Pontificio della Scala Santa ospita il finissage della mostra “Pistoia Piccola Compostela”, aperta fino al 9 ottobre. L’appuntamento è presso la Sala Gildea, accesso da piazza di Porta San Giovanni 10, ingresso libero.
All’incontro prenderanno parte P. Leonello Leidi, Rettore del Pontificio Santuario della Scala Santa, Mons. Fausto Tardelli, Vescovo Diocesi di Pistoia, Don Paolo Asolan, professore di pastorale alla Pontificia Università Lateranense, cappellano del Capitolo romano della Confraternita di San Iacopo di Compostela, Don Andrea Lonardo, responsabile della pastorale universitaria di Roma, Alessandro Sabella, Ass.re del Comune di Pistoia per il turismo e le Tradizioni e manifestazioni Jacopee, Avv. Lisabetta Buiani, Consigliera Generale Fondazione CARIPT.
L’esposizione, promossa da Comune di Pistoia, Giorgio Tesi Group, Fondazione CARIPT e Diocesi di Pistoia, su progetto di Giorgio Tesi Editrice e Associazione The Wall, è caratterizzata da light box di grande formato, che riproducono le immagini di Nicolò Begliomini, accompagnate dai testi di Lucia Gai, e una riproduzione in scala reale dell’altare nella sua totalità. L’allestimento occupa il primo piano del Santuario, all’uscita della cappella Sancta Sanctorum, nei locali gentilmente concessi da padre Leonello Leidi, Rettore del Pontificio Santuario della Scala Santa.
Non si tratta solamente di una mostra fotografica dedicata a un grande capolavoro, considerato il più grande manufatto di oreficeria sacra del Medioevo europeo. È anche l’occasione per mostrare a pellegrini e visitatori di tutto il mondo le bellezze e i tesori di Pistoia, insieme al rapporto secolare che dal 1145, anno dell’arrivo di una reliquia di San Giacomo il Maggiore, la lega a Santiago de Compostela. Per custodire il prezioso frammento osseo del santo, fu pensato e realizzato l’altare argenteo, la cui lavorazione ha coinvolto ben cinque generazioni di orafi, dal Duecento al Quattrocento.
L’esposizione, infatti, nasce come itinerante: la prima tappa a Santiago de Compostela nell’estate 2021 ha fatto registrare più di 15mila visitatori in poche settimane. Nell’autunno dello stesso anno si è spostata a Pistoia, nella Chiesa di San Leone, alla presenza della Direttrice dei Musei Vaticani Barbara Jatta, la cui collaborazione si è rivelata preziosa per portare la mostra nella capitale. L’evento è una delle iniziative legate all’Anno Iacobeo 2021/22 (www.pistoiaiacobeo.it).
Foto Lorenzo Marianeschi