Il viaggio: madre e padre del sapere

Del disagio vero, culturale, emozionale, estetico è, spesso, più semplice lamentarsene, piuttosto che agire e reagire per promuovere consapevolezza. La consapevolezza, a macchia d’olio, sa espandere veloce il desiderio del bello e del sapere. E’ questo il reale senso della cultura: è condivisione di conoscenze, è movimento.
Perché il viaggiare è la madre e il padre di tutte le tolleranze, delle bellezze, dei saperi.
Nell’area pistoiese, fin dai primi insediamenti abitativi, si è sempre andati e venuti: per e da ogni dove e non s’è mai smesso. Abbiamo ospitato pellegrini, gente in movimento lungo la via Francigena, ascoltando racconti di ogni parte del mondo. Possiamo dire che qui la globalizzazione dell’informazione era già effettiva fin nel Medioevo.
Giungevano per la reliquia di San Jacopo, avvolta dalla magnificenza dell’altare d’argento del Duomo, per cercare grazie e, talvolta, espiazioni dei loro peccati e ripartivano.
A noi quei viaggiatori passati in centinaia di anni hanno lasciato informazione e, soprattutto, inesauribile sete di conoscere. E’ nel nostro Dna, ci ha forgiato e non ci abbandona.
Anche NATURART è una «evidenza» di quel bisogno nel voler conoscere e farci conoscere. E… che evidenza! Lasciate che me ne compiaccia.
Quando l’ultimo ritocco è fatto e la rivista è pronta al suo avventuroso viaggio, il pensiero che raggiungerà luoghi dove, forse, non sono nemmeno stato, nonostante la mia attitudine alla partenza, mi rallegro. Consapevole dell’importanza che altri sappiano di noi e decidano di raggiungerci.
Del resto Pistoia è una fucina continua, dove, oltre a lavoro prezioso, anche e molto vivaistico, la voglia di condivisione emerge da sempre. Questo, poi, è uno dei periodi fecondi dell’anno, l’estate, dove trovar feste della tradizione religiosa, come quelle di San Jacopo, corredata dalla Giostra dell’Orso, e di San Bartolomeo protettore dei ragazzi, intercalate da pregevolissimi eventi musicali nel Luglio Pistoiese e culturali di alta qualità è la norma. Il viaggio della conoscenza delle genti è inarrestabile. Per fortuna.
Già pregustiamo il turbinio di idiomi ed emozioni che provocherà, anche nel Pistoiese, l’imminente “Campionato del mondo di ciclismo”.
E’ viaggiare, accogliere, conoscere per rispargere ovunque saperi una delle delizie umane. Molto toscana. Noi abbiamo perfino amato e, forse, mai smesso di rimpiangere uno straniero, che ci ha, indubbiamente, reso più colti: il Granduca Leopoldo II. E non è neppure un caso se nell’evento pistoiese “Dialoghi sull’uomo” la città ha accolto quasi un terzo in più di visitatori che nelle edizioni passate, perché il riflettere e discutere dell’evoluzione «indispensabile di una nuova solidarietà sociale» (a me vien da dire “ritrovata”) attrae anche da lontano. E attrae giovani, tanti e questo allarga le speranze.

Luciano Corsini
Direttore Responsabile – Managing Editor
info@naturartpistoia.it

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